commenta
Daniele Tognaccini, preparatore atletico della Juventus, ha raccontato della sua iniziativa benefica "Un calcio al Covid-19", una campagna di raccolta fondi in cui ha messo all'asta la sua collezione di maglie dei calciatori che ha incontrato lungo la sua carriera da preparatore. Ecco le sue parole a Valdarno24: "E' nata purtroppo constatando come questa emergenza abbia messo in crisi molte persone. Da parte mia c'era la voglia di darsi una mossa, per sensibilizzare le persone di quanto importante sia questo problema, che va preso con la giusta attenzione. Chiaramente, quando si parla di aiutare le persone viene da fare qualcosa da un punto di vista benefico. All'inizio, ho pensato di fare una donazione in soldi, o cose che da un punto di vista emotivo hanno poco. Con la mia famiglia, guardando a quello che ho vissuto in questi anni nel calcio professionistico, abbiamo scelto di sacrificare una delle cose più belle che avevo, che era questa collezione di maglie, di calciatori più o meno famosi, che ho tenuto riservata e con molta cura. Quando si fa beneficenza, ci si deve privare di qualcosa a cui si tiene. Se te ne privi e la metti a disposizione degli altri, allora stai facendo qualcosa che per lo meno ti dà la possibilità di dire che stai facendo qualcosa di importante. 

VALDARNO - "L'ho voluto fare per la mia terra, per San Giovanni dove son nato e per Cavriglia, che mi ha adottato, ma non solo. Sono i miei comuni, vorrei dare una mano a chi amministra e a chi è in difficoltà dal punto di vista economico. Poi, può dare uno spunto a chi vuole aiutare gli altri, che si ritroverebbe comunque qualcosa".

MOMENTO - "Io non so molto di più di quello che si sa. Non è in mano al calcio, ma al governo. Al momento, si dà importanza alla salute delle persone, visto che ne sta portando via di incredibili. E quando dai una faccia ai numeri, come è successo, pesa ancora di più. Per quello che mi riguarda, il calcio non è nei miei pensieri, né dei dirigenti né dei calciatori. Se c'è da giocare ci si mette in pista, ma non si vuole andare in campo per ragioni economiche, solo per dare un po' di sollievo, visto che si dice che lo sport è "l'oppio dei popoli". Credo che non ci siano le situazioni sanitarie per ripartire, né per gioire. Le persone del calcio che conosco io la pensano tutte così, anche se poi nelle dichiarazioni si tiene una forma". 

LA COLLEZIONE - Si tratta di 80 magliette, messe all'asta su Ebay che possono essere acquistate da tutti.