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  • Thiago Motta usa la carta Elkann, ma sarà Giuntoli a decidere il futuro alla Juventus

    Thiago Motta usa la carta Elkann, ma sarà Giuntoli a decidere il futuro alla Juventus

    • Cristiano Corbo
    Ci siamo tanto… stimati. E soprattutto fidati. Thiago Motta ha alzato la voce, pur mantenendo il controllo sui toni. È accaduto durante la conferenza stampa pre-Fiorentina. A chi gli chiedeva notizie sul suo futuro, ha risposto con un focus sul presente, sottolineando l’aspetto più significativo della settimana: "Mi ha fatto piacere la vicinanza della proprietà", ha spiegato ai giornalisti presenti. "Sono il primo a mettermi in discussione; quando le cose non vanno, è giusto così". 

    Un'affermazione netta, ma che non ha voluto approfondire. Con molta probabilità, quel "sostegno" a cui si è riferito è arrivato direttamente da John Elkann, che gli ha mostrato il supporto di cui aveva bisogno.

    Come interpretare le parole di Motta


    Ma perché non è stato reso pubblico questo gesto, pur trattandosi di un messaggio tanto forte quanto chiaro? La risposta è semplice: i dubbi sul futuro di Motta sono molteplici, e la Juventus ha già avviato indagini per considerare opzioni alternative al progetto triennale, scelto appena un anno fa. Il tecnico, dunque, ha deciso di difendersi in prima persona, lanciando un messaggio inequivocabile a tifosi, stampa e dirigenti. 

    Perché, sebbene "con la società ci sia una comunicazione costante", il chiacchiericcio che circonda il suo nome si è alimentato anche dalle mosse della dirigenza, che ha avviato contatti per sondare nuovi allenatori e valutare un futuro diverso da quello con Motta.


    Il rapporto tra Elkann e Motta


    Non sorprenda, comunque, il rapporto tra Motta e Elkann. Mai come quest’anno il capo di Exor ha frequentato lo Stadium, spesso in compagnia dei figli. Elkann aveva accolto positivamente la scelta di Giuntoli la scorsa primavera, pur con il dispiacere per l'addio di Massimiliano Allegri, con il quale aveva condiviso un’amicizia solida. Non come quella con Andrea Agnelli, certo, ma comunque al di là del semplice rapporto tra datore di lavoro e dipendente. 

    Con Thiago, pragmatismo e sincerità hanno fatto la differenza. Il primo incontro tra i due? In portoghese: durante una riunione alla Continassa, John e Thiago si sono trattenuti per diversi minuti a parlare di famiglia, vita e, ovviamente, della Juventus e del suo significato. Con l'allenatore in difficoltà, Elkann ha scelto un confronto più umano, lontano dai riflettori e dalle pressioni dei risultati.


    Chi decide il futuro di Motta


    Ora, la curiosità si concentra sull’epilogo. Chi deciderà del futuro di Motta? Questa testimonianza di vicinanza non cambia le carte in tavola, semmai le ammorbidisce. A determinare il destino del tecnico sarà Cristiano Giuntoli, responsabile dell'area sportiva, che in questo momento non è certo in sintonia perfetta con il suo allenatore. 

    La frattura è emersa con chiarezza nell’ultima conferenza, e le parole di oggi, dopo settimane di voci e indiscrezioni, non fanno che confermarla. A Firenze, solo una reazione convincente da parte della squadra potrebbe riportare serenità, credibilità e sostegno a Thiago Motta. Non c'è telefonata che possa prolungare davvero una vita.

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