Proprio così, perché se l'allenatore bianconero ha spesso e volentieri gestito e alternato le soluzioni a propria disposizione, dopo ormai tre mesi di competizioni ufficiali, si può affermare con assoluta certezza che il tecnico italo-brasiliano abbia ormai costruito la spina dorsale della sua Juventus.
La spina dorsale della Juventus di Thiago Motta
Se l'ex allenatore del Bologna ha a più riprese rimarcato il fatto che in una squadra come la Juventus non esistono gerarchie impossibili da scalfire, le ultime uscite ufficiali di Madama hanno dato più di un suggerimento su quali siano i pilastri imprescindibili del nuovo corso bianconero. La spina dorsale della Juventus 2024/25 è infatti composta dalla coppia centrale di difesa che, al netto degli infortuni di Bremer e Cabal, rappresenta una certezza dalla quale non si può prescindere: ogni riferimento alla coppia formata da Pierre Kalulu e Federico Gatti è ovviamente voluto.
A centrocampo, dopo diverse sperimentazioni, Thiago Motta ha trovato il bandolo della matassa. All'interno del suo 4-2-3-1, infatti, la mediana è affidata alla regia di Manuel Locatelli e Khephren Thuram, un duo divenuto ormai inossidabile nel reparto nevralgico.
Dalla trequarti in sù, invece, chi non è più uscito dal campo e non è stato mai subordinato a logiche di turnover sono Teun Koopmeiners e Dusan Vlahovic. Il primo si è pienamente ristabilito dall'infortunio e si è preso di forza il ruolo di play offensivo della nuova Juventus, mentre il secondo - anche per via della mancanza di alternative - è sempre più l'epicentro offensivo della formazione bianconera.
Questi sei calciatori, che di fatto occupano il corridoio centrale del campo, hanno giocato per la prima volta insieme dal primo minuto in occasione del pareggio contro il Cagliari. Poi, l'infortunio di Koopmeiners ha costretto Thiago Motta a rinviare l'esperimento. Dalla partita contro l'Udinese, però, il leitmotiv non è più cambiato: Kalulu, Gatti, Locatelli, Thuram, Koopmeiners e Vlahovic hanno giocato sempre insieme e soprattutto dall'inizio. E' successo anche contro Lille e Torino. E se tre indizi fanno una prova...