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Thiago Motta parla con il sorriso che gli spunta il viso, consapevole dell’infuocato dibattito in mezzo al quale si sta inserendo, consapevole dei dubbi e delle voci che girano intorno al suo lavoro. Ma fiducioso, quello sì, molto, di quelle che sono le sue idee sul calcio. Per chi è avvezzo al mondo del web, quando Thiago Motta risponde sulla dicotomia prestazione-vittoria, sembra palesarsi il meme del cane che, in mezzo all’incendio, va dicendo: “va bene”.
 

Le parole di Thiago Motta

 
E allora, riprendiamo quanto detto da Thiago Motta in conferenza stampa:
 
RISULTATO - "Voglio vedere la prestazione e ti porta ad avere il risultato. Mai voluto la prestazione per estetica. Credo ciecamente che le squadre che giocano bene abbiano più probabilità di vincere. Poi succede che giochi meglio ma non vinci. Ma normalmente non è così. Ma intendo col giocare bene tante cose. Difendersi bene, pressare bene, ricompattarsi, avere l'umiltà, la generosità, avendo un blocco e stando insieme. Per poi pressare. Avere la palla, uscire da dietro quando la squadra avversaria non ha il coraggio di fare l'1vs1. Andare avanti attaccando gli spazi che dobbiamo attaccare. Avere questa voglia di attaccare l'area avversaria per fare gol. Giocare bene è tante cose per avere più probabilità di vincere. Per questo la prestazione va d'accordo con il risultato".
 

Thiago Motta e il dibattito risultatisti-giochisti

 
Così, Thiago Motta si inserisce nel dibattito che ha avvelenato il clima intorno al calcio, quello che ha catalogato le due fazioni in giochisti e risultatisti. Un dibattito che non ha alcun senso di esistere e che, infatti, Thiago Motta smonta nel giro di pochi secondi.
 
Chi, da addetto ai lavori, anela a non vincere? Nessuno, sarebbe follia. Quello che cambia è il percorso, la strada che si sceglie di percorrere per arrivare alla vittoria. Allo stesso tempo, cosa vuol dire bel gioco? Nulla. Dipende dall’idea di calcio di ognuno, da quello che viene provato in settimana e che si ambisce di vedere poi in partita. In mezzo ad una frattura insanabile, Thiago Motte trova un ponticello, un piccolo collegamento tra le due sponde. Sarà abbastanza solido da reggere alla tempesta di polemiche? Poco importa, in ogni caso la strada è tracciata.
 

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