Juve, arriva Thiago Motta: i suoi principi di gioco
Sostanzialmente Thiago Motta si rifà a due esempi: il Leeds di Bielsa e la Germania di Löw. Interessante soprattutto il primo, in cui l'attuale tecnico del Bologna rileva quattro punti cardine della fase di possesso.
- La consapevolezza di tutti gli elementi della squadra di essere protagonisti tatticamente utili allo sviluppo del gioco, determinata dalla fiducia in loro stessi nel possesso della palla. Quella fiducia che ad esempio permette, per passare dalla teoria alla pratica, a Calafiori di sganciarsi dalla difesa e trasformarsi in centrocampista o in attaccante.
- Il possesso della palla non deve essere una sterile serie di passaggi orizzontali, ma propedeutico ad una verticalizzazione più efficace e rapida possibile.
- È fondamentale sviluppare al massimo, assieme alle capacità tecniche, una forma fisica ideale, proprio per massimizzare il vantaggio degli spazi conseguiti grazie al possesso del pallone.
- Il concetto di libertà di scelta. Questi meccanismi, che derivano ovviamente anche da indicazioni tattiche dell’allenatore, guadagnano la loro massima efficacia solo grazie alla consapevole applicazione dei giocatori stessi e questa deriva non solo dal loro conoscimento delle strategie tattiche, ma altresì dalla loro naturale e, dove necessario, migliorata relazione con lo strumento del gioco, il pallone.
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