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Thiago Motta e i 3 scenari dopo Fiorentina-Juventus: rischia l'esonero solo in un caso estremo
Esonero Thiago Motta: quante possibilità ci sono?
Resta complicato determinare o quantificare soltanto le possibilità che Thiago possa andare realmente incontro all'esonero. In questo momento, per la società, l'allenatore non è ufficialmente in discussione. Ci vorrà dunque soltanto un metaforico cataclisma per vedere l'ex Bologna lontano da Torino. Almeno prima del finale di stagione.
La probabilità che la Juventus sollevi dall'incarico Motta sono dunque poche, molto poche. Ma Firenze vale una controprova chiara, netta e fondamentale. Se sarà un fiasco, allora le riflessioni di oggi possono diventare persino azioni dirette. E concrete.
Futuro Motta: cosa succede se la Juve vince a Firenze?
Se la Juventus dovesse vincere a Firenze, si andrà certamente avanti con Thiago Motta. Il tecnico a quel punto, a prescindere dalla prestazione, fornirebbe una prova solida sulla sua importanza all'interno della squadra. Dimostrerebbe inoltre di avere lo spogliatoio dalla sua parte e - questo, l'elemento più importante - si manterrebbe al quarto posto nella corsa per la qualificazione alla Champions League. Sarebbe in corsa dunque per l'obiettivo minimo.
Futuro Motta: cosa succede se la Juve perde a Firenze?
Se invece la Juventus dovesse incappare in una sconfitta al Franchi, a quel punto non varrebbe l'effetto opposto della vittoria. Sì, anche in caso di ko a Firenze, la dirigenza potrebbe confermare Thiago. Tutto dipenderebbe infatti dalla prova e dallo spirito con i quali la Juve affronterebbe la partita.
Nel caso in cui dovesse esserci un crollo totale sotto ogni punto di vista, allora si potrebbero prendere soluzioni drastiche.
Futuro Motta: cosa succede se la Juve pareggia a Firenze?
Naturalmente, c'è inoltre la terza strada e la terza opzione: se sarà pari, a Firenze, la Juventus non prenderebbe minimamente in considerazione la possibilità di separarsi da Motta. Sia per una questione di classifica - sarebbe in pienissima corsa per il quarto posto -, sia per una questione di reazione immediata.
Non perdere, perciò, diventa vitale. Per il presente come per il futuro. Per coltivare anche uno sguardo al di là della difficoltà del momento.
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