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"Sarà difficile per il Napoli trovare un allenatore di grande livello. Nessuno vuole andarci". Dario Canovi, dall'entourage di Thiago Motta, ha pochi dubbi sul futuro della panchina degli azzurri, dove nei giorni scorsi si è seduto Francesco Calzona chiamato a sostituire l'esonerato Walter Mazzarri. "E non credo che uno come Conte sia disponibile ad allenare il Napoli, le interferenze del presidente non sono facilmente sopportabili", ha aggiunto Canovi ai microfoni di TWM, quasi a voler escludere che il prossimo tecnico della squadra partenopea possa essere proprio il suo assistito, grande rivelazione di questa annata di Serie A con il Bologna.

Sull'italo-brasiliano, come noto, è particolarmente attenta anche la Juve, che ha già effettuato un sondaggio per lui e a breve dovrà riflettere sul futuro di Massimiliano Allegri. Fresco di un'altra vittoria - quella di ieri sera contro il Verona, netta, per 2 a 0 - Thiago Motta continua intanto a raccogliere consensi e complimenti, mentre appunto aumentano di giorno in giorno i rumors sul suo prossimo capitolo professionale (che comunque, in realtà, potrebbe essere ancora allo stesso Bologna, con cui non è escluso possa rinnovare).

"Thiago Motta è un grande allenatore. Com'era un grande giocatore quando all'alba dei social in Nazionale nessuno lo sopportava e per fortuna non c'era ancora la moda dell'hashtag #Out", il pensiero ai microfoni di Calciomercato.com di Sandro Sabatini, che racconta poi un aneddoto. "Era colonna dell'Inter del Triplete, e per una ingiusta doppia ammonizione in semifinale non compare nelle foto-ricordo dell'ultima Champions interista. Thiago Motta era di fatto un allenatore già esonerato e salvo per una insolita penale nel dicembre 2021 quando con lo Spezia giocò con il Napoli in trasferta e non fece nemmeno il discorso pre partita ai giocatori. Chiese semplicemente: 'Non facciamoci umiliare'. Il Napoli di Spalletti tirò 30 volte in porta, lo Spezia neanche una, eppure vinse con un autogol di Juan Jesus. Thiago Motta non venne esonerato e da lì ha ripreso una carriera di valore. Questo per dire che il calcio non è intelligenza artificiale e teoria, il calcio è Thiago Motta che si esalta con una squadra, il Bologna, composta da giocatori scelti più con l'occhio umano che con l'algoritmo disumano, perciò vola tra gli applausi verso un posto in Champions League. Perché le qualità di dirigenti, giocatori e allenatore come Thiago Motta hanno bisogno sì di momenti chiave e apparenti sliding doors, ma valgono più di chiacchiere e statistiche".