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Andrea Maldera, tattico della Nazionale Ucraina, sotto la guida del ct Shevchenko, ha parlato a Tuttosport della gara tra la Dinamo di Lucescu e la Juve, in scena questa sera a Kiev. 
 
PIRLO - «Andrea sta puntando su una proposta di calcio moderna: vuole dominare la partita. I principi di gioco sono contemporanei, lui sta cercando di portare qualcosa di nuovo. Penso alla linea difensiva che passa da tre in costruzione a quattro in fase di non possesso. Oppure Szczesny che si trova a giocare la palla in linea con i centrali come nella partita contro la Roma. In questo momento è normale che la squadra abbia meno certezze che in passato: molti giocatori sono nuovi e giovani, come lo stesso Pirlo. Qualche rallentamento è fisiologico. Ma va contestualizzato nel momento di cambiamento della Juventus, che con Andrea ha iniziato un ciclo nuovo. Pirlo, che è molto intelligente e conosce la Juve, sa benissimo che dovrà trovare una quadratura in fretta. Sono convinto che ci riuscirà perché lui è competente e ha a disposizione giocatori evoluti». 
 
LUCESCU - «Lucescu è il valore aggiunto della Dynamo Kiev, un club di grandissima tradizione alle prese con una ristrutturazione importante. La società sta puntando molto sui giovani e ha avuto un’ottima idea scegliendo di affidare i propri talenti a un allenatore bravo ed esperto come Lucescu. Siamo contenti anche noi come Nazionale: avere giocatori che lavorano con grandi tecnici come Mircea o Castro allo Shakhtar è un bell’aiuto. E altrettanto importanti, per la crescita dell’Ucraina, sono queste partite di Champions. Come valori assoluti, la Juventus è nettamente superiore. Però guai a sottovalutare la Dynamo Kiev, che ha due risorse importanti: Lucescu e alcuni giovani molto interessanti. Da Tsygankov a Supryaga, un attaccante con ottimi colpi. E naturalmente Mykolenko, che può fare il terzino sinistro o il centrale e ha potenzialità da big. Occhio anche ai difensori Popov e Zabarny». 
 
TATTICA - «La Juventus comanderà il gioco perché non mi aspetto che Lucescu, abituato ad affrontare grandi squadre, punterà su un pressing alto. La Dynamo predilige difendere bassa e compattarsi centralmente con il suo 4-4-1-1, con Shaparenko alle spalle di Supryaga (vedi immagine A). I giocatori ucraini sono applicati e per cultura sanno soffrire anche per 90 minuti. A volte la Dynamo sembra in sofferenza, ma in realtà è un atteggiamento che fa parte del piano gara. Cercano di procurarsi gli spazi per poi ripartire sfruttando la velocità e la qualità di Tsygankov, De Pena, Rodrigues (immagine B) e Supryaga. La Juventus dovrà lavorare molto bene sulle marcature preventive per evitare di esporsi al contropiede della Dynamo. E soprattutto non dovrà cadere nel tranello di pensare che sia tutto facile: quando abbassi la guardia, la squadra di Lucescu colpisce. Tsygankov è reduce anche da un gol importante contro la Spagna». 
 
SORPRESA - «Sfruttando l’ampiezza con le proprie ali: penso a Chiesa, Cuadrado o Kulusevski (immagini C e D). La Dynamo difende stretta e non concede profondità, però lascia più libere le fasce e i bianconeri dovranno sfruttarle. La squadra di Pirlo dovrà avere pazienza, un buon palleggio e alternare la ricerca dell’ampiezza al gioco tra le linee».