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A inizio stagione in tanti hanno additato Wojciech Szczesny come causa dell'avvio shock della Juventus, con errori evidenti contro Udinese e Napoli, e lo spettro del "rimpianto Donnarumma" si è affacciato sul portiere polacco come una maledizione che avrebbe potuto segnare definitivamente la parabola bianconera di Tek.

E INVECE - Alla seconda giornata di ritorno di Serie A, ci ritroviamo di fronte a uno degli elementi più solidi della squadra di Allegri, sereno e affidabile. Non fa i miracoli tipo i migliori Buffon e Neuer, magari, ma il parabile lo para tutto. E nell'ultimo anno solare ha neutralizzato in totale sei rigori. Da gennaio 2021 a 2022, i guantoni di Szczesny hanno respinto i tiri dal dischetto di Insigne, Galabinov, Kessie, Moreno (lo spagnolo Gerard, con la Polonia agli Europei), Veretout e ieri Pellegrini. Dalla Roma alla Roma anche, quindi.

PUNTO FERMO - Insomma, a questo punto della stagione, fa notare pure Calciomercato.com, quand'anche consideriamo un rammarico l'aver rinunciato ad affondare per Gigio Donnarumma, dato che quest'ultimo è pur sempre uno dei migliori portieri al mondo e sta per compiere 23 anni, "non è in porta il punto debole di una Juve che nonostante l'exploit dell'Olimpico sembra ancora parecchio sbagliata". Si intervenga a centrocampo prima di tutto, e al limite in attacco e poi in difesa. Che tra i pali c'è una sicurezza.