NUMERI - In 42 presenze, Szczesny ha mantenuto la propria porta inviolata per 31 volte. Merito da condividere anche con i compagni di reparto, certo, ma le sue doti di leader e guida del pacchetto arretrato sono apparse evidenti nel corso dell’anno. E poi, nel momento del bisogno, Wojciech si è fatto trovare prontissimo. Diversi i suoi interventi da urlo fondamentali nella rincorsa della Juve all’ottavo scudetto consecutivo: dalla doppia parata al Tardini alle prodezze contro Lazio, Cagliari e, ieri, Atalanta. Senza dimenticare i miracoli contro Valencia, Atletico Madrid ed Ajax che hanno tenuto a galla i bianconeri in Champions League. Inoltre Szczesny si è rivelato determinante anche nelle sfide dagli undici metri. Ben due i rigori parati, contro Valencia e Milan, sui cinque rimediati contro in questa stagione. E volendo ben vedere, anche sul penalty di Insigne nel match del San Paolo contro il Napoli c’è il suo zampino, con la capacità da numero uno di spingere all’errore il rigorista. Mai il polacco aveva inciso così tanto nei rigori da quando gioca in Italia.
RIVINCITA – Il suo rendimento sa tanto di rivincita nei confronti degli scettici ed è una scommessa vinta dalla Juventus. I bianconeri, due anni fa, puntarono sul polacco classe 1990 per impostare il dopo Buffon, preferendolo all’emergente Gianluigi Donnarumma. Ora Szczesny sarà chiamato alla riconferma, la parte più difficile e complicata. Nel frattempo, si rincorrono alcune voci riguardanti i portieri. Keylor Navas è stato accostato alla Juve, grazie all’amicizia con Cristiano Ronaldo. Sicuramente, chiunque arriverà dovrà fare i conti con Wojciech il nuovo guardiano.