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La Juventus si trova in una situazione complicata con diversi giocatori considerati fuori dal progetto tecnico, ma che continuano a pesare notevolmente sul bilancio del club. 

Questi giocatori, tra cui nomi di spicco come Federico Chiesa, Weston McKennie e Arthur, hanno stipendi che ammontano a circa 28,5 milioni di euro netti (più bonus), traducendosi in un costo lordo per l'azienda di quasi 50 milioni di euro, considerando anche gli sgravi fiscali del Decreto Crescita. Lo racconta Gazzetta.


Il motivo dietro la strategia per gli esuberi


La questione non è solo tecnica, ma anche contrattuale. Alcuni di questi giocatori hanno contratti in scadenza nel 2025, come Chiesa e McKennie, il che li pone a rischio svincolo se non si trovano soluzioni di mercato. La situazione sta rallentando le operazioni in entrata della Juventus, poiché il direttore tecnico Cristiano Giuntoli deve fare cassa per finanziare i rinforzi richiesti dall'allenatore Thiago Motta.


I dettagli della risoluzione di Szczesny


Tra le operazioni in corso, il divorzio con il portiere Wojciech Szczesny sembra quasi concluso. Già sostituito da Michele Di Gregorio, acquistato dal Monza per 18 milioni di euro, Szczesny avrebbe dovuto guadagnare 6,5 milioni di euro netti nell'ultimo anno di contratto con la Juventus. Tuttavia, il club ha deciso di risolvere il contratto con una buonauscita superiore ai 4 milioni di euro, pagabile in due anni, una somma comunque inferiore rispetto al suo stipendio previsto.
 



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