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Wojciech Szczesny, Danilo, e Adrien Rabiot, tre nomi che hanno dominato i titoli dopo la sconfitta contro il Sassuolo. Ma non per le ragioni che ci si potrebbe aspettare. Questi tre giocatori, pilastri della Juventus di Massimiliano Allegri, hanno scelto di affrontare la tempesta con dignità e coraggio, assumendosi la responsabilità della loro prestazione negativa. Come racconta Gazzetta, nella delusione del momento, Szczesny, Danilo e Rabiot avevano persino proposto di pagare di tasca propria per poter rigiocare la partita contro il Sassuolo il giorno successivo. Una dimostrazione di quanto fossero determinati a rimediare agli errori commessi. Ma il destino aveva in serbo un altro avversario, il Lecce, e un obiettivo diverso: scaricare la rabbia e la frustrazione accumulata.

PROFESSIONISTI - Questi tre calciatori non sono solo dei professionisti di alto livello ma anche dei veri e propri senatori della Juventus. Con quasi 600 presenze complessive in maglia bianconera, 232 partite nelle Coppe europee e 168 presenze in nazionale, sono tra i giocatori più esperti e vincenti della rosa. La leadership di Szczesny, il carisma di Danilo e la leadership tecnica di Rabiot sono indiscussi nello spogliatoio. Tuttavia, a Reggio Emilia, sembrava che avessero mandato in campo delle copie di se stessi. Szczesny non riusciva a parare, Danilo sembrava svagato come una statuetta del presepe, e Rabiot perdeva palloni con una facilità sorprendente.

IL CONFRONTO - Ma invece di cercare scuse, questi tre giocatori hanno fatto ciò che li contraddistingue: si sono confrontati, hanno cercato di capire cosa fosse andato storto. Tra le molte ipotesi, una sembra più convincente delle altre: la "settimana lunga". Questi calciatori sono abituati a giocare ogni tre giorni, ad essere protagonisti nelle competizioni europee. La pausa, se così si può chiamare, potrebbe aver influenzato il loro ritmo di gioco.