commenta
La Rivoluzione del calcio. E la Juventus è in prima fila. Oggi è una giornata decisiva per il futuro della Superlega: secondo quanto emerso, la nuova organizzazione del calcio europeo è pronta a porre le basi e a imboccare una nuova strada, sin da subito e cioè dal 2022, proprio mentre si tratta il rinnovo e pure il cambio format della Champions League. 

UN ALTRO CALCIO - Potrebbe cambiare il calcio così come lo conosciamo: saluteremmo i campionati, le coppe, da capire il ruolo e l'importanza delle nazionali. Per una questione di soldi? Anche. Soprattutto, per un gioco di appeal. L'Uefa si sta muovendo sin da subito: l'ufficio legale di Nyon, unita a Leghe e federazioni di tutta Europa, lavora a una causa da oltre 50 miliardi di euro contro le squadre che vorranno separarsi dal sistema. L'obiettivo di 12 top club - ricordiamo: tra queste, c'è anche e soprattutto la Juventus - è di staccarsi dalle proprie federazioni per creare un campionato privato.  BURATTINAIO PEREZ - Nell'incontro che registrammo qualche mese fa a Torino tra Perez e Agnelli, il tema era proprio quello della Superlega. Ma i lavori sono partiti mesi e mesi fa. E dietro c'è sempre stato Florentino, emerso nelle ultime settimane di trattativa e generando la spaccatura tra Uefa ed Eca, quindi tra Agnelli e Ceferin. S'erano tanto amati, ora sono veri e propri nemici: chi conosce bene Ceferin racconta che il numero uno dell'Uefa si è sentito tradito, anche per questo si è riavvicinato a Infantino, per avere un alleato influente. 

COSA RISCHIA LA JUVE - Se dovesse essere confermata la partecipazione della Juventus alla Superlega - anche solo si trattasse di una 'minaccia' - ci sarebbe il serio rischio che i bianconeri possano uscire dai campionati e dalle coppe sotto patrocinio Uefa. Al momento, la risposta dell'Uefa è fortissima e lo strappo sembra netto. Soltanto i giorni, e sana diplomazia, potranno ricucire il caso.