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L’avvocato Jean-Louis Dupont, dopo essere stato protagonista nella sentenza Bosman che capovolse il calcio nel 1995, adesso si è goduto il trionfo di ieri, con la sentenza contro il monopolio UEFA e FIFA che spalanca le porte alla Superlega: "Gli spiegherei, molto semplicemente, che fino a ieri, la Uefa godeva di una posizione di monopolio, attraverso la quale impediva o rendeva molto difficile la vita di chi voleva costruire qualcosa di alternativo a loro. Oggi quel tipo di discriminazione non può più essere applicato e si uò più facilmente avere accesso a una tribunale. La Corte di Giustizia Europea ha messo una camicia di forza giuridica all’Uefa, per impedirle di fare ulteriori danni". Di seguito la sua intervista a Tuttosport.

NON UNA MA TRE SENTENZE - "Delle sentenze. Perché non vorrei che ci si soffermasse solo sulla sentenza Superlega, mentre la Corte di Giustizia Europea si è espressa con tre sentenze che vanno considerate nel loro complesso, perché - de facto - mettono mano all’organizzazione dello sport europeo, ognuna con diverse sfumature, ma tutte con lo stesso concetto di fondo riguardante il monopolio. Esiste anche quella dell’Anversa, che riguarda ancora l’Uefa e i suoi regolamenti, ma anche quella della Federazione Internazionale del pattinaggio. Trovo importante quest’ultima perché scardina una volta per tutte l’impossibilità di ricorrere ai tribunali ordinari per risolvere le questioni. Nella sentenza sul pattinaggio questo viene espresso in modo esplicito, mentre è solo accennato in quella della Superlega".
 
IL GRANDE CAMBIAMENTO - "Nella sentenza sul pattinaggio, la Corte chiarisce che il Tas di Losanna non rispetta il principio dell’UE della tutela giudiziaria effettiva. In definitiva, i club ora possono avere sempre avere accesso ad una vera giurisdizione statale di uno Stato Membro. E indovinate un po’: secondo queste “regole di autorizzazione” dell’Uefa, il Tas è l’unica sede per appellarsi al rifiuto di Uefa, Ora ci sarà l’opportunità di rivolgersi a un tribunale ordinario, ammesso ovviamente che il tema riguardi un interesse pubblico".
 
Cioè non si può andare in tribunale per contestare un cartellino rosso o una squalifica per ammonizione in diffida? 
"No, esattamente. L’accesso ai tribunali ordinari è per tutelare situazioni che riguardino cause di interesse civile o amministrativo»".

REGOLE SBAGLIATE - Le regole di autorizzazione che la Uefa ha adottato in maniera affrettata pochi giorni prima dell’udienza di luglio 2022 davanti alla Corte di Giustizia Europea violano le sentenze emesse ieri in modo palese e in quasi tutti gli aspetti, come il discorso sul Tas fatto prima, oppure altro esempio: nella sentenza Superlega, la Corte afferma che i concorrenti devono essere messi sullo stesso piano della Uefa. Allo stesso tempo, queste “regole di autorizzazione” della Uefa stabiliscono che i concorrenti non possono far partecipare nessun club che si qualifica per la Uefa Champions League".
 
VITTORIA PERSONALE? - "Sono membro di una squadra, anzi di un vero dream team. La sensazione è quella di aver vinto insieme a un dream team nel quale ho dato il mio contributo come tutti gli altri. I meriti vanno divisi, i professionisti di Clifford Chance di Madrid hanno fatto un lavoro straordinario"
 
PIU IMPORTANTE DELLA SENTENZA BOSMAN - "Perché la sentenza Bosman del 1995 cambiava “solo” il calciomercato, che è un elemento fondamentale del sistema calcio, ma è un elemento. Questa sentenza va a cambiare il mercato della produzione delle competizioni, che è l’essenza del sistema calcio stesso. Ecco perché credo che l’impatto della sentenza sarà di dieci volte superiore".