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Nicolò Fagioli ha staccato nel tardo pomeriggio di ieri un pass per il campionato europeo in programma in Germania alle porte. Il centrocampista della Juventus è reduce dalla squalifica di 10 mesi legata al caso scommesse che lo ha travolto, ma alla fine dopo la tempesta arriva il sereno. Chi conosce bene Nicolò è Stefano Giammarioli, direttore sportivo della Cremonese negli anni in cui il centrocampista bianconero era nelle giovanili del club lombardo. 


Nicolò Fagioli all'Europeo? Il racconto dell'ex ds della Cremonese


Un tema che sta molto facendo discutere è quello della convocazione di Nicolò Fagioli nella Nazionale di Spalletti, lei cosa ne pensa a riguardo?
“Penso sia una convocazione intelligente. Sono situazioni difficili da gestire e c’è da proteggere un ragazzo che ha dimostrato di aver capito l’errore ed il suo problema. Fagioli si è messo a disposizione in condizione di aiutare chi già aveva questi problemi. Una convocazione che protegge l’uomo ma rivaluta un giocatore di qualità incredibili”.

Secondo lei Fagioli merita il posto per l’Europeo alle porte? 
“Difficile da dire. Per quello che ho detto prima sì. C’è da considerare che ci sono giocatori che hanno fatto un’annata positiva non essendo squalificati. Penso però che questa sia una situazione difficile, io confido nella gestione umana e tecnica di Spalletti. La possibilità data secondo me è giusta”.

Quanto una figura come quella di Fagioli può essere importante nella Juventus di Thiago Motta? 
“Si è visto che Thiago Motta lavora tanto con possesso palla, molto movimento senza palla con inserimenti improvvisi. Guardando il Bologna questo è evidente. Penso che sia una delle migliori qualità, Fagioli secondo me può completare queste caratteristiche: è un buon palleggiatore, abile negli inserimenti e ha il tiro da fuori. Penso sia davvero adatto”. 

Quanto pensa che una squalifica lunga come quella rimediata dal centrocampista abbia potuto farlo crescere dal punto di vista mentale? 
“Un’esperienza forte. Le persone che gli sono state vicine e la famiglia penso lo abbiano aiutato tanto. Credo sia un passaggio determinante soprattutto ad inizio stagione fondamentale che ancora la gente gli trasmetta positività, anche con questa convocazione. Io l’ho conosciuto da ragazzino nelle giovanili della Cremonese ed era molto educato e sensibile. Il tempo farà scomparire queste macchie”.

Ci racconta il primo Fagioli? 
“Ero in prima squadra alla Cremonese ma frequentavo molto il settore giovanile. Era un talento incredibile già da ragazzino e si vedeva. Ci è mancato poco che esordisse in prima squadra, lo convocavamo ogni tanto. Se fosse rimasto l’anno seguente sarebbe stato in pianta stabile. Mi hanno colpito la sua educazione ed a volte la sua timidezza ma si vedeva che avesse le qualità per emergere ad alti livelli. La Juventus è stata abilissima a bloccarlo subito. Al tempo c’erano altre squadre che lo corteggiavano, come la Roma. La Juventus però lo ha seguito molto, il ragazzo se lo meritava”.

Pensa che possa essere il futuro del centrocampo della Juventus e della Nazionale? 
“Assolutamente sì. Se supera questo momento di difficoltà, vedo dalle immagini che si vedono in tv degli allenamenti, quando tornerà sereno penso sia un giocatore da Nazionale e protagonista in una squadra importante come la Juventus”. 

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