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Ruben Amorim, tecnico dello Sporting Lisbona, parla così in conferenza stampa alla vigilia del match con la Juve.

STAGIONE DA RECORD - "E' un'opportunità, ogni volta cerchiamo di fare meglio. Sappiamo la qualità della Juve, abbiamo visto tante partite. Tutto dice che è un'opportunità per entrare nella storia, è una squadra diversa e ha molta esperienza. Sarebbe bello vincere a casa della Juventus, l'obiettivo è la vittoria ma sappiamo che è andata e ritorno, contano i 180 minuti". 

CONFRONTO DA CHAMPIONS - "Abbiamo quest'obiettivo entrambi, ma vale più per la Juve. Per il blasone. Hanno molta esperienza e grande palmares, abituata a giocare molte finali. Non andare avanti in Champions ha un impatto forte, anche per noi, ma abbiamo un progetto differente, siamo in un processo, non andare in Champions può far parte. Per la Juve conta molto andare in Champions, per noi è importante vincere un titolo europeo. Abbiamo solo una Coppa delle Coppe, vincere sarebbe più importante".

CHERMITI - "E' un'opzione, continua a esserlo. "Ha avuto un momento un po' così, è stata una formalità il rinnovo. Ma non riguarda le mie scelte. Sarebbe stato il contrario, no? Senza contratto avrebbe giocato meno. Ha giocato la prima parte, poi col Porto, sta facendo gare difficili. Potremo cambiare e vedremo quale sarà la rosa del prossimo anno. Concentriamoci e Chermiti è un'opzione e pronto per giocare".

OUTSIDER - "Ora lo Sporting si guarda diversamente dopo la gara con l'Arsenal. Saranno due partite diverse, continuiamo a essere un outsider. Vincendo domani potremmo essere forti candidati. Vogliamo vincere. Abbiamo preparato andata e ritorno bene con l'Arsenal, vogliamo fare bene".

SU DANILO - "Quanto fatto da calciatore è una cosa, mi concentravo molto nella preparazione delle partite, mi piaceva come il tecnico faceva la preparazione delle partite. Solo questo riporto nel mio essere allenatore. Non parlo del passato, del Benfica, sono cose diverse. Su Danilo? Contento del fatto che lo Sporting si presenti così come me come giocatore, perché l'obiettivo è vincere e la squadra riflette l'allenatore. Mi fa piacere essere portabandiera della squadra. Faremo tesoro di queste parole se tutto va bene". 

SODDISFATTO - "Sì, lo Sporting deve essere perfetto. Con una Juve al di sotto della miglior forma. Siamo lo Sporting, veniamo da un momento buono, da molte vittorie. Pareggiato nell'ultima, ci è dispiaciuto, 3-0 col Casa Pia. Dobbiamo essere frustrati. Ma domani è diverso, anche la Juve viene da risultati frustranti. Abbiamo la responsabilità di vincere la partita, ma anche la Juve ha la responsabilità della vittoria. Noi entriamo, facciamo il nostro gioco e saremo concentrati: la Juve è molto diversa dall'Arsenal, muove bene le linee. E ha più esperienza". 

SPORTING DA EUROPA LEAGUE - "Il Presidente l'ha detto e cerchiamo di confermare le parole. Ci crediamo, tutto è possibile. Quando elimini l'Arsenal, per come abbiamo giocato... la squadra deve crederci di più, questa partita è una storia diversa, le sensazioni sono diverse. Adesso è tutto diverso. Crederci, sì, ma fare un passo dopo l'altro. Usare un fattore che non abbiamo in campionato: la Juve ha la responsabilità della vittoria. Il gruppo? In passato momenti difficili, un anno da campioni ma abbiamo iniziato a esserlo l'anno prima, da quarti. Dobbiamo utilizzare tutti i momenti per progettare il futuro. Dopo ci alleneremo e lo faremo anche con lo spirito del gruppo". 

ELOGI DALL'ITALIA - "L'allenatore primo in campionato era il più forte. Da giocatore ho vissuto momenti alti e bassi, l'esperienza insegna che le cose possono cambiare. Mi interessa oggi, gli elogi non mi entusiasmano. L'obiettivo è vincere. Prima era battere l'Arsenal ed è andata così. Penso una cosa alla volta". 

SQUADRE SIMILI - "La cosa che ci somiglia è la coscienza, la consapevolezza che Sporting e Juve ora hanno. La Juve è compatta, prende pochi gol, è solida. La Juve gioca a 3, come noi. Cambia però il modulo più dello Sporting. Come preparala? La Juve è più imprevedibile dello Sporting, ha più giocatori per cambiare il modo di giocare. Ha Kean, Chiesa... Stanno attraversando entrambe un momento particolare, ma la Juve è più imprevedibile. Per prepararla abbiamo visto le caratteristiche, gli assist di Kostic, chi crossa, chi attacca, Milik, Vlahovic... Approfondite queste caratteristiche. E poi utilizzeremo il risultato dell'andata per il ritorno".