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Luciano Spalletti si trova ad affrontare una duplice sfida in questi giorni. Da un lato, la partita contro Israele, in programma lunedì a Udine, è segnata dall'ombra della guerra in Medio Oriente. Per motivi di sicurezza, la zona intorno al Bluenergy Stadium sarà blindata, con barriere, una zona rossa e artificieri per garantire la tranquillità dell'evento. Spalletti ha commentato la situazione esprimendo un messaggio di pace: "Giocheremo questa partita con la speranza di convincere sempre più persone che la guerra è sbagliata. Ci sono molti israeliani che non la vogliono, e noi dobbiamo far capire che è una cosa che deve finire", ha dichiarato al Tg1.

Dall'altro lato, Spalletti ha dovuto affrontare le polemiche nate dopo alcune sue dichiarazioni in merito al caso degli ultras dell'Inter. Nei giorni scorsi, aveva commentato con un'affermazione che aveva suscitato reazioni nell'ambiente nerazzurro: "Al telefono rispondo a tutti, ma so riattaccare". Questa frase aveva infastidito Simone Inzaghi e la società interista. Tuttavia, il ct ha contattato personalmente Inzaghi per chiarire il senso delle sue parole, spiegando: "Non ho nulla da chiarire a nessuno. Ho solo risposto in merito al mio comportamento in situazioni simili". Spalletti ha voluto sottolineare che le sue parole erano riferite alla gestione di situazioni personali e non intendevano attaccare nessuno.