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Max Allegri non ha fatto mai del tutto presa nel cuore dei tifosi bianconeri, nonostante le vittorie e uno stile davanti ai microfoni che si sposa perfettamente con lo stile Juventus. Ma, quando a fine anno farà le valigie, mancherà molto più di quanto si possa pensare. Sul campo e fuori. Anche perché, tra i tanti nomi che circolano per il post Max, nessuno sembra realmente convincente. Né Paulo Sousa, né Luciano Spalletti e nemmeno Maurizio Sarri, fautore del calcio spettacolo del Napoli, ma con dei difetti intrinsechi che sembrano sposarsi a fatica con la Juve. 

LA CORSA ALLA PANCHINA - Paulo Sousa sembrava il nome più gradito in Corso Galileo Ferraris. Idee di calcio chiare, passato alla Juve che gli permetterebbe di entrare in sintonia senza problemi con l'ambiente e un non trascurabile stile che quando si parla di colori bianocneri non è mai secondario. Spalletti ha una carriera a parlare per lui, da quando è tornato alla Roma i giallorossi hanno una media punti impressionante e negli ultimi giorni ha prepotentemente scalato posizioni, mentre Sarri ricorda un po' Lippi: gavetta e pochi convenevoli, con un Napoli stupendo da vedere come biglietto da visita.

NON DA JUVE - Detti i pregi, però. tutti hanno dei difetti che fanno sorgere pesanti perplessità. Uno ad uno, una volta accostati alla Signora, si sono quasi tagliati fuori da soli dalla corsa all'eredità di Allegri. Sousa con l'eliminazione dlal'Europa League e la rimonta subita dal Torino, nelle ultime settimane, ha perso parecchi punti. Vale quanto detto sopra, ma alla Juve servono le vittorie, e questo passaggio non è scontato. Sorgono dubbi sulla personalità. Spalletti ha spesso steccato partite importanti, con i ko con Juve e Napoli come monito: in entrambe le gare due sorprese (Gerson allo Stadium, El Shaarawy oggi), tutte e due fallimentari. Alla Juve, serve pragmatismo e soprattutto non ci si può permettere di sbagliare quando conta. Su Sarri le perplessità giungono sul suo eccessivo dogmatismo e la poca malleabilità. Tattica e non solo. Il post Max è sempre più un mistero.

@Edosiddi