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Luciano Spalletti, in conferenza stampa, parla così dopo Juve-Napoli. 

EMOZIONE - "La stessa di quando si vince una partita ancora abbiamo da fare punti, li faremo perché ci sono margini importanti, ma c'è da farli sempre. A me non piace festeggiare in anticipo. Come fatto in questa settimana, l'essenziale è che ci stiano vicino. Come detto prima in tv, se lo facciamo tutti insieme sarà il doppio della gioia". 

PRESTAZIONE - "Me l'aspettavo così e anche peggio. I nostri calciatori sono stati bravissimi, avevano chiaro quello che li aspettava su questo campo, anche quanto accaduto nella partita precedente, diventa impossibile non portarsi dietro un po' d'amarezza dall'uscita della Champions. Poi vieni qui, con quest'avversario, è ancora più difficile. Riuscire a pulire le difficoltà della sconfitta e fare questa prestazione era difficilissimo. Qui ci ha dato una mano anche il pubblico, dopo l'altra sera abbiamo ricevuto messaggi d'affetto. 'Non fa niente', 'andiamo avanti'. E poi è arrivata la prestazione. Nel primo tempo abbiamo commesso qualche perdita di palla, qualche ingenuità. Nella ripresa fatto bene, è impossibile però subire contro questi giocatori, tentando di andare a fare la partita. E' difficile riuscire a soffocare le ripartenze in un paio di ripartenze e abbiamo dovuto sbrogliarle": 

SECONDE LINEE - "Abbiamo un gruppo di calciatori fantastici, come ha detto lei soprattutto vanno elogiati chi ha giocato meno. Farsi trovare pronto è più difficile dover risolvere come ha fatto Raspa. Lui è uno di quelli che conoscono il suo passato, la cultura, è intelligente e conosce il lavoro che deve fare. Grande vantaggio. Probabilmente li ho fatti giocare anche poco". 

RIMPIANTI O SODDISFATTI - "Difficile tornare indietro, nella vita non c'è retromarcia. Se ti porti indietro qualcosa, ti va a condizionare poi le partite che vai ad affrontare. Ci è dispiaciuto uscire dalla Champions, un po' di rimpianto c'è. Probabilmente bisogna sempre tirarsi sempre in causa, scegliersi per le cose che non sono andate come avremmo voluto. Avere anche qualche rimpianto. La trappola era perfetta? Bisogna trovare la soluzione per uscire dalle trappolette. C'è amarezza, per come abbiamo giocato, la squadra era in condizione per poterlo fare. C'è tanta gioia per com'è stato condotto il campionato. A quelli che scelgono quando intervenire e come intervenire, qui potevi fare diversamente... Capito, è il non fare diversamente mi ha portato ad avere questi punti di vantaggio sulle seconde. Con quel calcolo lì non avremmo vinto tutte queste partite". 

COSA LE E' PIACIUTO - "C'è da scrivere un libro, è lunga. Stasera la personalità dei ragazzi, i nostri hanno giocato con personalità. La reazione avuta in questi 3 giorni, si sono fatti trovare pronti. Il livello di competizione era top, l'avversario era top. Durante la stagione, quest'atteggiamento che loro con me hanno scelto di avere e sono stati coerenti nell'andare a metterlo in pratica, secondo me giustamente premiati... Le cose più importanti? Le addizioni di tante cose per arrivare a guadagnarsi un primato così. Questo costante sacrificio di tornare al campo, ricreare una postura, una mentalità, a quello che è il sogno dei napoletani. E' quella roba lì. Dobbiamo mettere in pratica quella voglia matta che loro hanno e che alcuni non hanno fatto in tempo a vederla. Sono sempre lì che spingono dalla stessa parte e ci saranno riconoscenti per sempre. I nostri sacrifici sono niente rispetto ai loro". 

BOATO - "Bello vincere al di là di quando avviene. Assume lì per lì un sapore più importante perché siamo agli sgoccioli e pensi che il risultato di parità sia acquisita. Nell'atteggiamento siamo rimasti lì che limitassero la ricerca. La volontà c'è stata, andare a far gol, la squadra è stata premiata con un grande gol di un grandissimo ragazzo, perché Raspadori è eccezionale". 

NEGLI SPOGLIATOI - "Cos'ho detto? Bravi, ma un po' più forte di così. Con più impeto. Ma poi sono le parole che si dicono in quei momenti. Se lo sono meritato. Bravi, è stato un grande risultato, ora bisogna chiudere il discorso".