ADDIO PER FORZA - I malumori di Benatia erano noti da tempo. Il centrale marocchino aveva iniziato a lamentarsi a novembre, ha continuato fino a quando la società non l'ha accontentato. Suo malgrado. Nonostante le parole di Allegri che accolgono Caceres e responsabilizzano ulteriormente Rugani, perdere una pedina come Medhi Benatia a metà stagione non aiuta certo il lavoro del tecnico bianconero. Ad oggi lo "scambio" Caceres/Benatia è uno scambio a perdere. Il marocchino ha puntato i piedi, la Juve ha provato a resistere fin quanto ha potuto ma poi ha dovuto mollare. E dal punto di vista tecnico l'operazione non è una vittoria.
GRANA PIPITA - Negli stessi giorni in cui è esploso il caso Benatia, in casa Juve si è dovuto anche gestire pure il trasferimento di Higuain al Chelsea. Anche in questo caso i bianconeri non ci guadagnano niente, anzi. Le condizioni del prestito al Chelsea sono esattamente le stesse offerte dal Milan in estate. "Il contratto prevede la facoltà per il Chelsea FC di estendere la durata del prestito fino al 30 giugno 2020, a fronte di un corrispettivo di € 18 milioni pagabili nell’esercizio 2019/2020, o di acquisire a titolo definitivo il calciatore a fronte di un corrispettivo di € 36 milioni pagabili in due esercizi", recita il comunicato ufficiale del club. A conti fatti la Juve non ha più garanzie rispetto a quelle accordate con il Milan. Anzi, Higuain potrebbe rimanere in prestito al Chelsea addirittura fino al termine della prossima stagione. Molto dipenderà dai suoi risultati e soprattutto da quelli della squadra. Di certo la Juve non ne esce rafforzata dal mercato di gennaio né economicamente (incasso di Benatia escluso) né tecnicamente.