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Non c'era spazio per tutti in rosa e qualcuno di troppo forse è rimasto nonostante le tante cessioni. Tra chi ha "dovuto" e anche voluto lasciare la Juve per trovare spazio altrove c'è Matias Soulé, trasferitosi in prestito al Frosinone. Una scelta che, nonostante sia solo l'inizio di stagione, sembra poter rivelarsi vincente, per il talento argentino e per la stessa Juve. 

Da quando è arrivato, Eusebio Di Francesco non ha esitato un secondo a metterlo in campo e farne il punto di riferimento offensivo della squadra. L'esordio contro l'Udinese era stato convincente, il match contro il Sassuolo qualcosa di più. Tutte o quasi le azioni del Frosinone partono da lui. Settantotto palloni toccati, un palo dalla distanza e almeno tre assist geniali per i compagni. 

Sul talento del classe 2003 nessuno alla Continassa ha mai avuto dubbi; semmai, la domanda era se potesse quelle qualità già mostrarle in Serie A. Le prime due partite della stagione hanno dato una risposta, parziale ma comunque super positiva. Proprio contro il Sassuolo, uno dei club interessati a Soulé in estate, il quale  poteva entrare anche nell'affare Berardi. La valutazione che il club neroverde ha fatto dell'argentino però era troppo bassa. Forse, per la fortuna di Matias, che ha iniziato nel migliore dei modi la nuova esperienza. 

La Juve ovviamente lo tiene d'occhio con grande attenzione. L'idea è quella che possa ripetere il percorso di altri giovani che ora sono protagonisti a Torino. L'esempio di Fagioli, che ha passato un grande anno in Serie B con la Cremonese e quello più recente di Cambiaso. Una stagione da titolare nel massimo campionato per poi tornare e guadagnarsi un posto in rosa. I primissimi passi Soulé li ha già fatti. Quest'anno non c'era altra strada; lo dimostrano i pochissimi minuti disputati dai non titolari in attacco, Milik, Kean e Yildiz. Il prossimo anno, chissà...