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Matías Soulé non è riuscito a brillare neanche questa volta, durante Monza-Roma, confermando una tendenza preoccupante nelle ultime sue uscite. L’argentino, che avrebbe dovuto rappresentare una delle armi offensive principali per la Roma, continua a dare la sensazione di voler fare troppo, finendo per impantanarsi in scelte sbagliate o azioni troppo elaborate. Il nervosismo è evidente, quasi palpabile, e questo stato d’animo lo sta limitando pesantemente, impedendogli di esprimere tutto il suo potenziale.

Dai primi minuti della partita, Soulé ha cercato con insistenza di incidere, mostrando grande intensità. Tuttavia, il suo approccio spesso si è rivelato inefficace. Troppi ricami, dribbling forzati, giocate che sembravano più per il pubblico che per lo sviluppo del gioco: tutte queste scelte hanno contribuito a una prestazione opaca. La voglia di "spaccare tutto", come spesso si dice in gergo calcistico, ha finito per intrappolarlo in una spirale di errori che hanno condizionato sia lui che la squadra.