Alla fine della partita, Allegri ha spiegato che preferisce una Juve brutta e vincente a una “bellina” (come si dice in Toscana) e perdente. Ha forse dimenticato che a Vila-Real i bianconeri sono stati sì brutti, ma non vincenti, visto che la partita è finita 1-1. In generale, il senso di Max per il successo è straordinario, non a caso ha conquistato un’infinità di titoli. Ma ci è sempre arrivato esaltando le qualità di campioni fantastici, Chiellini e Pirlo, Pogba e Bonucci, Higuain e Dybala, Mandzukic e Tevez. Quasi mai le sue squadre si sono esaltate attraverso il gioco, infatti è stato mandato via - e sostituito prima con Sarri e poi con Pirlo - proprio per questo motivo. Ora che di campioni nella Juve ce ne sono molti di meno, e per emergere occorrerebbe una squadra con un’identità, Allegri non propone una Juve accettabile.
In questa Juve, Vlahovic rischia di essere una risorsa straordinaria ma sprecata. Per carità, è destinato a segnare i suoi (tanti) gol, ma quanti potrebbe realizzarne se fosse il terminale offensivo di una squadra che funziona? E soprattutto, quali benefici potrebbe trarne la Juve se lo utilizzasse al massimo delle sue potenzialità, rifornendolo di occasioni con continuità anziché obbligandolo a accontentarsi di un pallone e mezzo in una partita intera?
@steagresti