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Campionato sotto l'ombrellone. Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, la Serie A si può giocare d'estate, dal 2 maggio alla fine di giugno. Sarebbe un calendario contingentato, pieno di turni di week-end e infrasettimanali. Una maratona che però permetterebbe di finire tutto (tranne la Coppa Italia) entro il 30 giugno. La condizione fondamentale, però, è spostare Euro 2020 e la Uefa martedì dovrà prendere una decisione in questo senso. ​"Si è cominciato a ragionare sulle date - scrive La Rosea - ripartenza sabato 2 maggio, conclusione 28 giugno. Fra weekend e turni infrasettimanali si arriverebbe a quota 17 caselle. Dodici - 9 domeniche e 3 turni infrasettimanali - servirebbero per il campionato, 5 potrebbero essere lasciate all’Europa League e alla Champions. Che potrebbero cominciare a muoversi a fine aprile, magari con sfide secche in campo neutro per risparmiare un turno. L’idea di final four taglierebbe ancora il copione. Certo sarebbe tutto faticosissimo. Quanto alla coppa Italia, dovrebbe traslocare all’inizio della prossima stagione".


PLAY-OFF - ​L’ipotesi playoff/playout riscuote un prudente interesse ma solo come alternativa estrema, la volontà delle società è quella di portare a termine la stagione il più possibile in maniera normale e se si optasse per i playoff ci sono diverse formule da prendere in considerazione. Una prevede spareggi scudetto a 12 (con playout a 8) o a 6. L'Atalanta non stravede per questa opzione, per usare un eufemismo. Poi c'è anche l'ipotesi avanzata dal Bologna: organizzare tre spareggi diversi: uno per il titolo e la Champions, un altro per l’Europa League, e poi per il fronte salvezza-retrocessione, così da tenere tutti i club al lavoro. "Lazio, Inter e Parma sono per salvare comunque la stagione. Sul come, cioè sulla variante playoff, si preferisce aspettare ancora qualche giorno". Lavori in corso, la priorità, se si vuol terminare la stagione, è convincere l'Uefa a spostare l'Europeo.