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Il 5 Luglio del 2001 Pavel Nedved diventava ufficialmente un calciatore della Juventus e in questo momento, sedici anni fa, nessuno poteva sapere quello che il fantasista ceco avrebbe rappresentato per i colori bianconeri. La sua importanza per il club, in questi sedici anni, è andata oltre il campo, oltre le vittorie, oltre le sconfitte. L'importanza di Nedved per la Juventus ha sconfinato fino a dove solo le leggende possono arrivare. Arrivato dalla Lazio dove aveva trascorso cinque anni, Nedved si è adattato al mondo bianconero con leggero ritardo ma, una volta fatto, ha saputo essere decisivo per le sorti di squadra e club.

Ricorderete che nei suoi primi mesi a Torino Lippi lo spostò sulla trequarti visto che da esterno sinistro Pavel non aveva reso nei primi mesi di Juve. Nella seconda parte della stagione, Nedved fu un fiume in piena, a prescindere dalla posizione in campo. Nella penultima giornata della stagione 2001/02 segnò quella rete decisiva allo scadere nell'allora durissima trasferta di Piacenza. Una settimana dopo, anche grazie a quel gol, i bianconeri festeggiavano lo scudetto approfittando dello scivolone dell'Inter in casa della Lazio, firmato Poborski, un connazionale della Furia Ceca.

DAL PALLONE D'ORO ALLA B - Un anno dopo Nedved vince il Pallone d'Oro: troppo forte, troppo dirompenti le sue cavalcate sulla sinistra delle quali, però, la Juve non può godere in finale di Champions a causa del giallo rimediato contro il Real nella semifinale di ritorno. L'assenza nella finale dell'Old Trafford resterà uno dei crucci della carriera di Nedved e della storia della Juventus. Nel 2006, dopo la sentenza di calcipoli, non batte ciglio: scende in B con i senatori Buffon, Del Piero, Camoranesi e Trezeguet. Insegna ai giovani, da Marchisio e Chiellini, che cosa è lo spirito Juve, cosa vuol dire giocare vestendo la maglia bianconera. Due anni dopo, al termine della stagione 2008/09 si ritira dopo 327 partite e 65 gol con la maglia della Juve.

DIRIGENZA - Nel 2010 diventa subito consigliere di amministrazione della Juventus, cinque anni dopo viene nominato vicepresidente del club, ruolo che ricopre con assoluta professionalità e che ha un impatto di immagine clamoroso di cui la Juve può solo beneficiare. Non è un segreto, ad esempio, che la sua presenza sia stata fondamentale per l'arrivo di Schick in bianconero. Nedved è ormai riconosciuto come la Juventus e viceversa. E' stato uno dei più grandi campioni a vestire la maglia bianconera ma la sua importanza, appunto, è andata oltre il campo e si è trasformata in vera e propria leggenda