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A volte ritornano. Il titolo utilizzato dal celebre scrittore Stephen King per la prima raccolta dei suoi racconti sembrerebbe calzare bene a due protagonisti della stagione del Chelsea: Maurizio Sarri e Gonzalo Higuain. Il primo sembra vicino ad un ritorno in Italia, stavolta sulla panchina della Juventus; il secondo potrebbe ripassare dalle parti di Vinovo, nell’attesa di sciogliere i dubbi sul suo futuro. Al momento, le possibilità di continuare con la Vecchia Signora sono piuttosto esigue. Eppure, non è detto che il rapporto tra il centravanti argentino e la squadra bianconera debba interrompersi necessariamente. Ci sono pro e contro da valutare con estrema attenzione.

BENEFICI – La riconferma del Pipita alla Juve non è semplice, ma può trovare comunque solide basi. Quando è stato messo in condizione di esprimersi al meglio, l’argentino non ha mai sfigurato. Sia al Milan che al Chelsea, Gonzalo ha mostrato a sprazzi il meglio del suo repertorio. E, contrariamente all’opinione generale che vorrebbe l’attaccante ex Real e Napoli poco cinico ed emotivo nei match importanti, sono arrivati anche gol pesanti. Su tutti quello contro il Watford che ha permesso ai Blues di qualificarsi alla prossima Champions League. E poi c’è un aspetto tattico da tenere presente. Alla Juve serve una punta estremamente mobile, capace di aprire gli spazi ai tagli letali e fulminei di Cristiano Ronaldo e di coprire le zone lasciate scoperte quando la squadra tende ad abbassarsi ed il portoghese rimane alto per sfruttare la sua velocità nelle ripartenze. Insomma, una sorta di nuovo Benzema. Higuain sembra un profilo adatto a svolgere questi compiti. Inoltre, la Juve non dovrebbe guardarsi intorno sul mercato, ma pescherebbe direttamente in casa. Una soluzione estremamente pragmatica e vantaggiosa in termini di costi. E poi, se davvero dovesse consumarsi il matrimonio tra la Juve e Sarri, il Pipita ritroverebbe il maestro che lo ha consacrato in Serie A, con l’incredibile stagione dei 36 gol.

SVANTAGGI – Bisogna anche soppesare i contro di un’eventuale riconferma. Innanzitutto, il peso dello stipendio dell’argentino avrebbe un impatto non indifferente sul bilancio bianconero. Gonzalo era il "Paperone" della Juve 2017-18 ma adesso quegli eventuali 7,5 milioni di euro netti andrebbero sommati alle spese ingenti per il ricco contratto di Cristiano Ronaldo. Inoltre, c’è un feeling da ricostruire più con la Juve che con i tifosi. I supporters juventini hanno sempre sostenuto Higuain, che però non ha risparmiato qualche frecciata alla sua ex squadra, rea di averlo scaricato, secondo il suo punto di vista. Questo "contrasto" interno rischierebbe di incidere sia sul morale che sul rendimento del Pipita. E poi la carta d’identità non gioca a favore dell’attaccante: a 31 anni sarebbe in grado di fare la differenza in un ruolo che richiede maggiore sacrificio? Insomma, non mancano le controindicazioni. Bisogna imparare a lasciarsi, affermano gli scettici riprendendo il ritornello di un noto brano sanremese dell’anno scorso. Ma siamo sicuri che sia davvero arrivato il momento della separazione tra Juve e Higuain?