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La posta in gioco è troppo alta, e qualcuno se n'è accorto e qualcun altro ha agito. La verità è che, per quanto assurdo, Juve-Lione potrebbe essere proprio l'ultima partita della stagione. Per due motivi: il primo riguarda la Serie A, il campionato e il timore che in Italia tutto possa andare estremamente a rilento. Non situazioni da bunker, barricate, terrore: ma accortezza e quarantena. Per un po'. Forse, per un bel po'. Il secondo? Qualora i bianconeri non dovessero superare gli ottavi di finale, davanti non ci sarebbero partite 'al riparo' dal virus. E sarebbe tutto qui, a metà marzo. 

POSSIBILITA' - Il peggior scenario è da sempre il miglior allenamento. Così, solo così, ci si può aspettare tutto. Senza paure e non necessarie psicosi. C'è bisogno di consapevolezza e poi di compattarsi: il prossimo punto all'ordine dei 'doveri' bianconeri è proprio quello di evitare questa situazioni. In attesa di comunicazioni da chi decide per l'Italia, l'unico potere in mano alla squadra è evitare che il cammino europeo possa finire qui, anzitempo. Dovesse fermarsi la Champions a prescindere, la prenderemmo come un brutto sogno. Capitano, di tanto in tanto. Poi arriva sempre il giorno. E la vita continua.