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Questo un estratto del pensiero di Alberto Cerruti su Calciomercato.com:

"Proprio perché tutti sono convinti che Conte sia più vincente di Inzaghi, Dumfries meno esplosivo di Hakimi e Dzeko meno trascinatore di Lukaku, l’Inter partirà senza l’obbligo di riconquistare lo scudetto, con la consapevolezza di chi sa di avere più da guadagnare che da perdere. Ecco perché Inzaghi può, e deve, sfruttare nel modo migliore questa importante arma psicologica, trasformando in punto di forza quello che sembra un punto debole. “Facciamo vedere che siamo capaci di vincere anche senza Lukaku. E dimostriamo a tutti che i campioni d’Italia siamo ancora noi”. Parola più, parola meno, questa può essere la carica che deve trasmettere Inzaghi, per dare forza a un gruppo sempre più unito e motivato.
Nessuna rivincita, soltanto un’affascinante anche se difficile sfida per sorprendere chi dà per scontato lo scudetto della Juventus e di conseguenza una resa dell’Inter, sia pure con molti alibi. Perché è chiaro che con gli stessi giocatori e lo stesso allenatore che hanno stravinto lo scudetto oggi sarebbe ancora l’Inter la favorita, o quantomeno sarebbe considerata alla pari della Juventus, ma dietro le apparenze c’è un’altra realtà da non sottovalutare. Tanto per incominciare, l’Inter riparte con la stessa difesa dello scudetto, che grazie ad Handanovic e al tridente Skriniar-De Vrij-Bastoni è stata la meno battuta del campionato per il secondo anno consecutivo. Davanti a questo muro, come ha già fatto con l’Olanda all’Europeo, Dumfries potrà offrire corsa e gol partendo dalla fascia destra, mentre Dzeko grazie al suo straordinario senso tattico potrà rivelarsi un nuovo perfetto compagno di Lautaro."