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"Scosso e arrabbiato»: sono le parole usate, come si legge su il Corriere di Torino, da uno degli ex componenti del collegio sindacale della Juventus di fronte ai documenti sequestrati nell’ambito dell’inchiesta sugli ex vertici bianconeri. Interrogati dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dal sostituto Mario Bendoni, i tre ex sindaci Paolo Piccatti, Nicoletta Paracchini e Silvia Lirici (difesi dagli avvocati Luigi Giuliano e Marco Calleri) hanno spiegato la loro estraneità rispetto all’accusa di false comunicazioni sociali per i presunti bilanci «artefatti» (2020 e 2021) dall’allora governance del club bianconero attraverso «plusvalenze artificiali» e «rinuncia fittizia agli stipendi» da parte dei giocatori nelle stagioni 2019/2020 e 2020/2021. 

Riguardo un accordo «privato» tra il presidente Andrea Agnelli e il capitano Giorgio Chiellini. "Mai vista la scrittura", hanno detto i sindaci rimarcando di esserne venuti a conoscenza attraverso il comunicato diffuso dalla società il 28 marzo 2020.