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Nel pareggio per 1-1 della Juventus contro l'Atalanta di mercoledì scorso, aveva destato particolare perplessità la prestazione di Adrien Rabiot, parso poco in palla e fin troppo morbido in diverse situazioni. Una bocciatura pienamente confermata da Andrea Pirlo, che poi contro il Parma non solo gli ha preferito Weston McKennie, ormai titolarissimo nel centrocampo bianconero, ma quando ha fatto rifiatare l'americano per l'ultimo quarto d'ora ha fatto entrare Manolo Portanova.

NUOVA OPPORTUNITÀ - Ma il turnover è il turnover e Pirlo deve poter contare su tutti gli effettivi a disposizione. Rabiot, al netto della splendida prova al Tardini del trio McKennie-Bentancur-Ramsey, è ampiamente all'interno delle rotazioni. E stasera avrà l'occasione di riscattarsi all'Allianz Stadium nel match contro la Fiorentina. Mentre infatti McKennie dovrebbe inanellare la quinta titolarità consecutiva (dopo Barcellona, Genoa, Atalanta e Parma) riprendendosi il posto di Kulusevski da "falso esterno destro", il francese sarà chiamato a completare la mediana al fianco di Rodrigo Bentancur permettendo così al delicato Aaron Ramsey di preservarsi.

ALLONS! - Alla Juve servono le qualità da "cavallo pazzo" di Rabiot, quelle messe in mostra ad esempio contro il Milan la scorsa estate, quando colse di sorpresa un vuoto San Siro con quella progressione con missile sotto l'incrocio. E tutte le altre volte (ancora troppo poche) in cui ha strappato il centrocampo coi suoi lampi. Perché alla Juve non puoi specchiarti e farti travolgere dal traffico intorno a te. Ma devi - restando in metafore equine - cavalcare l'onda.