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Mario Sconcerti sulle colonne del Corriere della Sera commenta l'ultimo sabato di calcio: “Crescono con calma ma crescono sia la Juve che l’Inter. Può colpire l’assenza di sconfitte della Juve nonostante le molte discussioni sul suo rendimento, ma è un risultato normale per la storia. L’anno scorso perse la prima volta con la Lazio alla 15ª giornata. Era la Juve di Sarri, anche più discussa di questa di Pirlo. E aveva 6 punti in più. Sorprendersi per questa sua buona striscia significa avere sulla Juve più dubbi di quanto meriti. Da ricordare è un particolare mai così importante come in questa stagione, il senso degli avversari. La Juve ha giocato solo due volte contro una delle prime, con Roma e Lazio, ha fatto due pareggi segnando e subendo tre gol. Cioè non ne ha battuta una. Il resto sono stati avversari normali contro cui oggi molto spesso si vince per principio. La Juve è una squadra fredda come il suo tecnico, ha molti buoni giocatori e poca magia. Col Torino ha vinto di cuore nel finale, muscolo che non è il suo strumento migliore. Nessuno ormai perde contro squadre più deboli. L’Inter ha perso con il Milan, la Roma con il Napoli, il Sassuolo con l’Inter, il Napoli con il Sassuolo. Milan e Juve contro nessuno. Non c’è un giudizio chiaro, sono due campionati divisi, come se ci fosse già la Superlega. Ma anche dentro la vera bolla che ancora esiste, quella delle prime sei, è evidente la crescita di Juve e Inter”.