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"C’è una differenza tra questa eliminazione della Juve rispetto alle ultime tre, quelle di Allegri con Real Madrid e Ajax e quella di Sarri con il Lione. Allegri e Sarri avevano squadre fatte, stagionate, complete, rodate e accettate da due grandi tecnici. Le tre sconfitte furono le sconfitte della squadra, giocatori e allenatore. Questa con il Porto è molto più responsabilità del gruppo dirigente.

Ha perso la squadra, ma era una squadra nata in cattività, fra scelte azzardate e molti problemi che toglievano visione. Se prima era stata la società a costruire squadre forti ad altezza della Champions, è corretto dire che questa volta la società ha fatto qualcosa meno. I perché sono molti ma sono anche abbastanza chiari: la pandemia, l’usura della vecchia squadra, i cambiamenti forti della nuova a partire dall’allenatore. Il risultato, non da ieri, è che la Juve è meno competitiva. E’ una squadra interessante, ma non presente sui grandi livelli. E in Champions stavolta è mancato Ronaldo. Fu lui da solo a rimontare l’Atletico, è stato quasi soltanto lui a non apparire nelle due partite con il Porto. Alla fine arriva da lì il vero equivoco della società".

Così Mario Sconcerti ha commentato l'eliminazione dalla Champions della Juve ai microfoni di calciomercato.com.