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Mario Sconcerti sulle pagine del Corriere della Sera ha detto la sua sulla gara tra Juve e Ferencvaros: ​"Vince bene la Juve in un girone che non è mai stato un problema. L’idea di Pirlo sta ormai consolidandosi e può essere anche una buona idea, la decisione finale tocca agli interpreti. Ridotto in pillole, il gioco della nuova Juve è un 4-2-2-2 non banale perché tenta di allargarsi sul campo e in ogni linea è prevista un’eccezione. [...] In una squadra che si disegna così netta, soffrono le mezze misure, quindi Dybala. Sta crescendo, è quello che ha sofferto di più la malattia, ma è di base molto diverso da Morata. Quindi più marginale, come i suoi gol a Budapest, arrivati a partita finita. Siamo insomma davanti a un modello ormai chiaro, pieno di buoni interpreti e una fragilità intrinseca dove la classe di ognuno deve annullare lo squilibrio naturale. Si può fare, è un’idea un po’ stravagante ma abbastanza nuova per l’Italia. A modo loro la seguono da noi anche Roma, Inter e Napoli, solo che Pirlo rompe in più parti le stesse linee di gioco. Parlo molto dell’insieme e poco della partita perché quella non c’è stata. Il Ferencvaros è vicina a valere una buona squadra di serie B italiana, mentre la Juve sta diventando interessante. In un girone così la Champions le serve da allenamento al campionato. Infatti è dove fa più risultati. Il resto verrà. Il disegno di squadra è netto, per questo soffrono le mezze misure, quindi Dybala, molto più marginale di Morata".