SULLA SUA CRESCITA – “Ai tempi, quando sbagliava, gli dicevo: “Pensa solo ad essere te stesso in campo, non preoccuparti del resto…”. Lui ascoltava e cresceva. Alla fine, questo era il suo destino: giocare titolare in una grande d’Europa. Quando l’ho salutato gliel’ho ripetuto: “È il tuo momento!”
SUL RUOLO – “Io lo vedo mezzala destra, ma noto che sta giocando spesso da regista: è un giocatore diverso da Pjanic, non ha quelle geometrie, ma ha potenziale da top. Deve migliorare gli inserimenti, fare più gol, mentre psicologicamente è ormai formato: chi è cresciuto nella Bombonera non sente la pressione”
SU HIGUAIN – “A chi non piacerebbe avere Higuain? A me sì… Ma è dura, ha ancora la forza per stare alla Juve e, se andasse via da Torino, mi aspetto che faccia una scelta di vita, e torni nel suo River”.