ESUBERI - "Anche in questo caso è una questione di trasparenza, è inutile raccontare bugie quando tutti sanno la verità. Abbiamo rispetto dei nostri avversari e delle loro capacità di valutazione di certe situazioni. Quindi, tanto val e essere trasparenti, no? Poi, come capita ovunque, si può essere non funzionali in una realtà e funzionalissimi in un’altra. Le decisioni sui giocatori dipendono dal modulo di gioco, dalle scelte dell’allenatore, da fattori umani e da fattori economici".
TROVARE ACQUIRENTI - "Oggi è molto difficile vendere. Bisogna trovare gli incastri giusti e siamo in una situazione di mercato non particolarmente florida, peraltro non solo in Italia, perché il mercato non si sta muovendo da nessuna parte. Tante società devono rientrare nei parametri dei fairplay finanziari quindi tendono a vendere più che comprare. L’Arabia Saudita ha questa strana anomalia per cui il mercato, da loro, finisce dopo, quindi potrebbero svegliarsi a settembre o magari hanno perso quello stimolo ad acquistare dei giocatori o hanno razionalizzato la loro gestione. Tutto ciò rende difficile effettuare le cessioni".
UN ALTRO RONALDO - "Se intendiamo Ronaldo come esempio di top player, allora sì. Non escludo assolutamente che un domani non possa arrivare un top. Certo, vogliamo anche essere capaci di crearli noi, puntando sui giovani o su giocatori di talento che non sono ancora esplosi al massimo. Ma, come ho detto, la sostenibilità non deve assolutamente escludere la competitività. La Juventus ha comunque risorse importanti e quindi nell’insieme dell’investimento economico sulla prima squadra non è escluso che un domani possa arrivare un top player; anzi, cioè direi che ci sarà".
NEXT GEN - "Rimane un asset assolutamente importante. Sulla Next Gen è stato fatto un investimento economico molto, molto importante negli anni, che inizia ora a dare i suoi primi frutti e proprio perché è stato un investimento importante su cui c’è un abbrivio e sicuramente noi continueremo a investire con l’obiettivo di sviluppare talenti. Poi, come dicevo, non tutti possono essere funzionali alla Juventus e, quindi, alcuni giocatori della Next Gen potranno sempre essere utilizzati per creare risorse economiche da reinvestire sul mercato".
PROPRIETA' - "Nelle fondamenta di cui parlavamo prima, citerei anche la continuità della proprietà. Perché la Juventus si basa su una proprietà che è la stessa da cento anni e che è un elemento unico nel mondo dello sport. Queste sono le fondamenta. La visita di John Elkann nel primo giorno di ritiro ha fatto sentire a Motta e alla squadra la presenza e l’impegno della famiglia. Sono cose che vengono percepite in modo forte dal tecnico e dai giocatori. È sempre un momento speciale quello di una sua visita. Non c’è un azionista anonimo. Qui tutti sanno cos’è e cosa rappresenta la famiglia Agnelli nella storia di questo club".
FAMIGLIA - "La solidità e la continuità della proprietà è un elemento importante. Che emerge e che inorgoglisce anche i giocatori della Juventus. Anche nei momenti particolarmente difficili e situazioni di grave emergenza, come quelli dell’anno scorso, c’è la garanzia dell’impegno di questo tipo di proprietà ed è un elemento che aiuta anche a livello di comunicazione e motivazione interna. Il fatto comunque di avere una proprietà come la nostra alle spalle, che ha garantito il suo supporto, ha reso una situazione di pura emergenza possibile da gestire".