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Una volta, nemmeno tanto tempo fa, esisteva il calciomercato, confinato all'Hotel Gallia a Milano, nei corridoi del quale hotel, si allestivano serie di gabbiotti che fungevano da uffici per i direttori sportivi. Telefoni bollenti, taccuini scarabocchiati fino all'inverosimile, spostamenti strategici da un box all'altro degli addetti ai lavori, con nugolo di giornalisti incorporato.

Mi viene da ridere. A crepapelle, se penso che mi pare di parlare del giurassico ed invece non si va indietro che di 20 anni. Oggi tutto si brucia in un secondo, quello che sembra assodato viene messo in discussione un istante dopo, il valore delle cose cambia repentinamente, impoverendo il valore stesso e relegandolo a margine e neppure tanto definito. Roba da astigmatici.

Insomma, c'è qualcuno che prevedeva un possibile scambio Higuain – Icardi, tra Juventus ed Inter (le grandi rivali, l' alfa e l'omega del calcio) solo un mese fa? Alzi la mano che mi voglio togliere la soddisfazione di capire se è un indovino o un visionario.

“Halma, halma”, sono solo voci, ipotesi suggestive, niente di definito, ma se ne parla. E questo è sufficiente per molti “dilettanti” sciagurati dell'informazione social, priva di fondamenta essa e di legittimazione loro, per passare le giornate ad un sacco di italioti davanti al video. Si può sapere quanti sono rimasti a produrre ricchezza per questo povero Paese, se milioni di utenti non hanno una cippalippa da fare, durante il giorno?

Lo scambio attrae troppo, perfino il produttore di debiti per antonomasia come Moratti Massimo è intervenuto (dove doveva andare, se non Inter...venire?), dando un giudizio da vero intenditore, autentico competente di calcio, come sempre ha dimostrato di essere. "Scambio più soldi? Meglio della clausola" La benedizione urbi et orbi. Alla Continassa si fregano le mani, ma senza fare rumore, che a Milano non se ne accorgano.

Dispiace per il Pipita, ora che si era acclimatato e che avevamo imparato a volergli bene. Eppure, il Gonzalo che abbiamo veduto nella fase finale della stagione va subito ceduto all'Inter, senza se e senza ma, nella speranza che non risorga dalle ceneri come l'Araba Fenice. Tutta la vita, uno scambio con una punta tre volte più mobile e di 5 anni più giovane, con lo stesso fiuto del gol ed una rapidità di esecuzione che era quella del Pipa. Era, ma non è più.

Pare che ci si guadagni anche in “fauna” femminile. Allegri però non allena le mogli, al massimo la Wanda se la dovranno sorbire in sede. Wanda, che diventa “bianca e NARA”.

Diceva una bimba che fa da moglie a me: “Chi l'avrebbe mai 'creso'?” E' il fantacalciomercato, bambole. L'evoluzione del XXI° secolo dei box del Gallia.

Per chi è digiuno di storia: Tardelli emigrò sotto la Madunina, ma non lasciò grandi tracce, come Causio, che per riemergere si spostò ad Udine. Altobelli, tragitto inverso, fu vittima di un infortunio che lo tagliò fuori. Non ci sono precendenti lusinghieri, alla fine dei fatti.

Macroscopico fu il cambio che tanto assomiglia a quello in divenire. Correva l'anno 1976, Boniperti pareva una delle Erinni, masticando vendetta da mane a sera, la Juve aveva appena perso ingloriosamente lo scudetto a favore del Torino. Onta da lavare nel sangue.

Anastasi dà in escandescenze per motivi tecnici (o forse per motivi di altro genere, chiedere a Morini!) e dice di volersene andare. Detto, fatto. Fraizzoli lo accoglie a braccia aperte ricordando che il catanese vestiva la maglia nerazzurra, il giorno che Borghi, presidente del Varese, lo cedette alla Juventus. Alla Juve approda un vecchio, rincoglionito, imbolsito (sono aggettivi interisti) Boninsegna. Morale, Anastasi segna la miseria miserevole di una rete in tutto il campionato, mentre Bonimba ne fa 10 di cui 2 contro l'Inter all'andata. Pietruzzo scappa dalla disperazione per vestire di nuovo il bianconero, ma quello dell'Ascoli; Boninsegna resta a Torino altre 2 stagioni, realizzando complessivamente 35 reti.

Si è capito che, se lo scambio Higuain – Icardi resta nella tradizione è meglio non fare leggere l'articolo alla Pinetina, prima che ci ripensino? Tanto fino a dopo i Mondiali non penso che se ne faccia qualcosa, ma teniamoceli per noi, i racconti del passato. I bauscia hanno la memoria corta.