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Roberto Saviano, a La Gazzetta dello Sport, parla così del possibile scudetto del Napoli: "Cosa temo da qui allo scudetto? Da tifoso: che non ce lo facciano vincere... Che si metta in moto la grande macchina che spinge le squadre del Nord. Seconda paura: come ripartiremo dopo il Mondiale. C’è solo una cosa peggiore degli infortuni: stare fermi. Con l’Inter, gara chiave, scopriremo se siamo quelli di prima". 

ITALIA 90 - "Argentina-Italia, semifinale ai Mondiali di Italia '90. Ero al San Paolo con mio padre. A un certo punto, dopo il vantaggio di Schillaci, la parte non napoletana dello stadio comincia a fischiare Diego e a insultarlo ogni volta che tocca la palla. Allora tutta la curva fa sparire le bandiere tricolori, compresa la mia, e comincia a urlare: “Diego! Diego!”. Non capivo. Ero un bambino di 11 anni con un’asta di plastica in mano. Tutti si identificavano con Maradona, nessuno con l’Italia che, a parte De Napoli in panca e Ferrara e Carnevale in panca, era composta da juventini e rivali storici. Lasciai lo stadio felice. Aveva vinto Diego. Non lo dimenticherò mai".