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Sarri risponde a Emre Can: lo sfogo è passato, ma qualcosa si è rotto
DA ADESSO - Il progetto Emre Can ora è messo in standby. Il tedesco dovrà mettersi sotto per recuperare, un posto in campo e uno nel cuore di Sarri. Il toscano si è mostrato di titanio: i colpi dei giornalisti in sala stampa li ha respinti con durezza. Son cose di campo, dice. Cose che però derivano dal mercato e da una storia di cessioni che si è rivelata tragica. Emre è stato il volto della rivolta degli esuberi: però più in fondo al discorso c'è un'insoddisfazione, neanche troppo latente, che quasi rischia di scoppiare ora che con Mandzukic son terminate le carezze e si è passati alle maniere brusche. Farà lo stesso percorse, Can? No, o almeno non in questi termini. Lo sfogo è passato, ma qualcosa si è incrinato: il centrocampista può partire e può farlo subito, perché il Paris Saint Germain vigila ancora sul suo talento, e Klopp poi non l'ha mai dimenticato. Servono quaranta, forse trenta milioni. E serviva una risposta, soprattutto. Per mettere fine alle voci e realizzare i malumori.
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