commenta
Maurizio Sarri, ai microfoni di Sky Sport, ha commentato Juve-Brescia. Ecco quanto raccolto da IlBianconero.com. 

VITTORIA - "Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, iniziato bene poi 10' di impasse. Abbiamo avuto pazienza e fatto girare bene la palla, poi 3 pali. Fatto quello che dovevamo fare". 

TRIDENTE - "Paulo aveva più libertà davanti, in fase di ripiegamento Cuadrado si doveva adeguare". 

CHIELLINI - "Praticamente si è messo da solo, me lo sono ritrovato accanto che chiedeva: 'Quanto manca?'. Era da ieri che diceva, devo giocare, devo giocare. Ha fatto 6 mesi di sacrifici, inizia a stare meglio. E' vicino. Non mi ha messo pressione, si era tolto la tuta: "Quanto manca?", m'ha detto. 

COMPITO - "E' difficile, abbiamo tanti giocatori forti, qualcuno fuori. Tutti atipici, senza una specificità di ruolo definita. Dybala è attaccante, ma viene incontro. Cristiano centravanti ma parte esterno. Era giusto che Cristiano riposasse dopo aver parlato con lui e con i medici. Il ragazzo non può  fare 75 partite all'anno, deve riposare. Oggi è venuta fuori una soluzione anche abbastanza obbligata. Gli unici giocatori offensivi erano questi". 

ORIENTAMENTO - "Trequartista? Giochiamo coi tre davanti, siamo rimasti in pochi. Ramsey si sente più adatto a fare l'interno, Cuadrado è in un buon momento e può essere sfruttato. Giocare 1 o 2, o 3 davanti, non ho preferenze... Ramsey? Nelle ultime 2 è sembrato in crescita, molto più inserito nei movimenti, nella fase difensiva. Giocatore in crescita, la difficoltà di inserimento dei giocatori inglesi è storica, non è semplice adattarsi a un calcio tattico, giocano più liberi e un po' di fatica la fanno. Mi sembra abbia scavallato la fase di difficoltà e abbia preso la strada per un rendimento di alto livello".

MIGLIORARE - "Possiamo farlo in tutto. A livello difensivo abbiamo margini di miglioramento, anche a livello offensivo anche nelle ultime due partite abbiamo preso 5 pali. Un po' di fortuna in più aiuterebbe. Oggi battuto 16 angoli, possiamo fare di più, concentriamoci su di noi e facciamo più punti possibili. Senza guardare i risultati degli altri".

PJANIC - "Non lo sappiamo, in questo momento è un acciacco all'adduttore che dà falsi segnali. Va valutato domattina".

LE PAROLE IN CONFERENZA