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Maurizio Sarri, in conferenza stampa, parla della vittoria sofferta contro il Genoa. 

JUVE AFFATICATA - "Abbiamo cambiato sei giocatori rispetto all'ultima. Primo tempo l'abbiamo fatto sotto ritmo, soprattutto l'uscita da dietro era troppo lenta. Poi abbiamo messo sopra una pressione che nelle intenzioni era buona, ma non nei movimenti. Contro un buon palleggio, li abbiamo fatti uscire troppo spesso. Nella ripresa intensità diversa, ma non era facile prendere ritmo, ci aspettavano bassi e abbiamo creato azioni e ne abbiamo sfruttate anche stasera poche. I problemi sono gli stessi: abbiamo segnato poco in relazione a quanto creato. Il secondo è che basta una reazione degli avversari e in 5' vedono come pareggiare la partita. Grande reazione, la squadra ha lottato fino alla fine".

CASSATA - "Cose ne penso? Niente! Se valutiamo gli episodi bisogna farlo con altri dieci, non mi sembra il caso. Questo è stato il metro d'arbitraggio, un po' severo".

POSSESSO - "Ho dati diversi, credo sia questione di secondi: è 52-48. Supremazia territoriale 65-35. Possesso Juve molto nella metà campo avversaria. Nell'ultima partita, e se ne parlava con la squadra, è che il Genoa ha un palleggio che non rappresenta la classifica che ha. Ha capacità di uscire da situazioni complicate con la palla. Per atteggiamento e qualità non è da bassa classifica".

ASSENZE - "Chi ha pesato di più? Non sento la mancanza. Si parla di giocatori fuori, ci si concentra su chi è a disposizione. Davanti abbiamo giocato con Ronaldo e Dybala, con Bernardeschi e Douglas dopo. Interni di centrocampo poi offensivi. Senza Pjanic abbiamo un pizzico di qualità in meno, anche sui tempi. Quelli con cui muove la palla Pjanic ci velocizza la manovra. Gonzalo, in queste partite, ci riempie l'area di più rispetto a chi c'era stasera. Avevamo soluzioni. Ramsey è di rientro, Douglas che ha fatto 2 allenamenti, pochi minuti nelle gambe e pensavo di esagerare quando ho messo Ramsey a mezz'ora alla fine. Ha reagito bene, fino alla fine. Per mentalità bisogna arrivare a non pensare a chi manca". 

GIOCATE INDIVIDUALI - "Troppa ricerca? A tratti sì. Nell'ultima mezz'ora la partita era diventata talmente monocorde che abbiamo giocato con una formazione estremamente offensiva. Due interni molto offensivi, un trequartista che prima era Berna e poi Douglas. Due attaccanti che per caratteristica hanno innata intuizione individuale. La partita si è messa in un modo tale da far quello. Situazione in cui la capacità di saltare un uomo era determinante, accettabile che i ragazzi si adattassero a quella soluzione. La sensazione è quella. Anche la mia". 

SPARTIACQUE - "Non è un campanello d'allarme, né uno spartiacque. Nella partita ci sono quei difetti che abbiamo in questo momento ma che c'erano anche nelle partite precedenti. Si lavora anche su questo. Non possiamo creare 8 palle gol in più ed essere a rischio sul risultato. Vuol dire che ci manca un pizzico di sacrificio, determinazione in fase difensiva e cattiveria in quella offensiva. Era palese anche prima di questa partita"