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Maurizio Sarri è il nuovo allenatore della Juventus. L'accordo era confermato ormai da giorni, mancava solo l'annuncio che anche quando è arrivato, è stato comunque sorprendente. Una scelta che sta dividendo i tifosi, alcuni di loro intransigenti rispetto a gesti e parole di Sarri ai tempi del Napoli. Dal dito medio, alle maglie "con le strisce" da mettere "per avere i rigori". Altri tirano fuori problemi d'immagine, dalla barba incolta alla tuta. Come se Klopp avesse vinto la Champions in giacca e cravatta. La Juve lo costringerà alla divisa o potrà vestirsi come vorrà? Dettagli di poco conto, comunque, al cospetto della vera rivoluzione che la Juve si è portata in casa. Una rivoluzione tecnica.

PATTO COL DIAVOLO - Nonostante undici trofei in cinque anni, una parte del tifo non ha mai digerito Massimiliano Allegri. Vincente in casa ma incapace prima di tutto di dare un'identità alla squadra. "La Juve non gioca bene", l'obiezione di tanti tifosi e addetti ai lavori contrastava con la concezione di calcio di Max. Poco spettacolare e molto concreto. Uno stile juventino, insomma, che trovava nel pragmatismo la sua miglior qualità. Anche se (come Sarri) era stato contestato al suo arrivo (anche per il suo passato), Allegri ha dimostrato di essere un allenatore che ha incarnato alla perfezione il così detto "stile Juve". Le riserve di parte della tifoseria su Sarri sono opposte. SARRISMO - Non per il gioco ma semmai per l'immagine del tecnico e per quella scarsa (e presunta) propensione a vincere. Il toscano ha avuto a disposizione poche squadre per poter competere davvero al alti livelli in carriera ma quando ha avuto la possibilità (con il Chelsea) ha subito vinto. L'esonero di Allegri però ha dimostrato che vincere non basta più. La Juve ha scelto un'altra via. Sarri ha l'opportunità della sua carriera. Lui e la Juve, sulla carta sono agli antipodi, ma dal punto di vista professionale un'opportunità così non puoi non prenderla. Il compito però non sarà semplice: per fare meglio di Allegri dovrà vincere (come minimo in Italia e auspicabilmente in Europa) e convincere con il suo gioco. In bocca al lupo.

@lorebetto