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Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha parlato così in conferenza dopo il ko con la Juve.

ATTEGGIAMENTO SQUADRA - "Siamo andati vicini al gol 3 volte nell'ultimo quarto d'ora, presa una traversa. Atteggiamento? No, la squadra non è entrata timorosa, abbiamo recuperato tre palloni senza fargli male, la differenza è stata nella Juve che invece è andata a fare gol. Una soluzione, con una squadra che aspetta così bassa, non viene fuori. Pedro ha giocato tanto ed era meno brillante del solito, siamo arrivati magari a corto di energie fisiche e mentali all'ultimo atto. Squadra paurosa no, abbiamo pagato due palle banali. Perse neanche sotto pressione, abbiamo pagato due errori banali e con queste squadre si pagano. Mai visto la squadra in difficoltà, non avevo la sensazione di prendere gol. Il 3-0 mi sembra bugiardo visto l'andamento. Se per atteggiamento invece s'intende che qualche pallone si è perso per superficialità, probabilmente sì, ma non per timore".

DOPO IL PRIMO GOL - "Ce l'ha condizionata fortemente, poi la ripresa e l'altro gol, lì diventa dura. Serve pazienza. Con le caratteristiche così, non possiamo andare di forza. Dobbiamo palleggiare fino a trovare lo spazio. Bisogna trovare pazienza anche sotto nel risultato, poi hanno messo il secondo e lì diventa dura". 

PROVEDEL - "Non ho rivisto l'azione, ho visto com'è finita e ti dico che doveva tornare indietro. Guardavo più i difensori che lui, mi è sembrato che fossero più larghi. Ma da dov'è partito il portiere era difficile andare contro in porta. Bisogna che lo riveda, non ho visto dov'era e se era meglio partire prima o tornare indietro".

MILINKOVIC - "Può darsi che derby e Mondiale abbiano inciso. Ci ho parlato e mi ha detto che non si sentiva influenzato. A livello inconscio magari può toglierti in questi momenti. Però può essere anche una normale flessione che tutti i giocatori hanno".

CESSIONE MILINKOVIC - "7 articoli sulla cessione di Milinkovic? A mercato chiuso. La risposta dammela te, di giornali non leggo più niente, il gossip calcistico non mi piaceva. Mi piacevano i tabellini, le pagelle sono un altro obbrobrio degli ultimi 30 anni. Leggevo fino alla C2... Un giornalista dà il voto a 38 persone in 15 minuti. A tutti. Un fenomeno. Secondo me non ha visto un cazzo. Quello ha fatto gol ed ecco che dà il voto. Il giornalismo vero non esiste più, siamo in mano ai ragazzini che prendono 5 euro a pezzo. Sono dispiaciuto per com'è evoluta la situazione. La gente vuole sapere di mercato? Per forza, se si parlava solo di calci d'angolo si parlava solo di calci d'angolo. Inevitabile".

CRESCITA - "A parte i punti in più, ho la sensazione di avere una squadra diversa rispetto a prima. Con più consapevolezza, professionalità. Mi lascia ben sperare, ho la sensazione che non abbiamo ancora espresso tutto il potenziale. La partita di stasera, una squadra con mentalità consolidata, non la perde. O magari la perde per la fisicità degli avversari, ma non la regala così. Sensazioni con margini di miglioramento".

SOSTA - "Chi favorisce? Questo è difficile dirlo. Per quanto riguarda la maggior parte dei campionati europei, è una situazione nuova. Nessuno ha grande soluzioni. Avendo giocato tante partite ravvicinate, la sosta fa bene a tutti. Siamo pieni di infortuni, acciacchi, le squadre sono stanche, fisicamente e mentalmente. Penso che fondamentalmente la sosta faccia bene a tutti, è una novità e penso che tutti ci siamo rifatti a vedere quanto fanno in Bundesliga durante la sosta invernale. Ma è molto più ridotta, sperimentiamo tutti".

LUIS ALBERTO - "Noi di mercato non abbiamo mai assolutamente parlato. La Lazio è una società che il mercato invernale lo fa pochissimo o non lo fa. Sentirò il direttore, ma la storia di questa società e di questo direttore sportivo dice questo, non penso che ci saranno interventi massiccio. Io non ho remore su nessuno. Guardo gli allenamenti, i particolari, le sensazioni. Sento lo staff. Mi chiudo in stanza e decido la formazione". 

SUL MERCATO - "Posso chiedere anche 10 giocatori, ma non ha significato. Posso fare come mi pare? Il mercato è un compromesso tra le disponibilità tecniche e le disponibilità e la mentalità della società. Le idee ce l'avrei chiare, se la società vuole operare a giugno o già a gennaio, decideranno loro". 

NUMERI LAZIO - "Buon livello, buon percorso, lottiamo per la zona Champions. Ci sono buoni margini, sensazioni buone e c'è anche la sensazione che possiamo migliorare ancora. Stasera poteva essere una partita che con l'ultimo step di mentalità arriva via un punto".

KOSTIC - "Tutte le azioni da gol, Kostic non c'entra niente... Quando trovi il modulo che utilizza la Juve, è difficile venirne fuori. Ma non è Kostic, non metti pressione sulla palla. La conseguenza di una problematica".