RECIDIVO - Già più volte ha attaccato Marotta e Ausilio per un mercato secondo lui non all’altezza, e ci mancava che pronunciasse nuovamente quella famosa frase, quando sedeva sulla panchina bianconera: “Non puoi sederti al ristorante da 100 euro con 10 euro a testa. In Europa ci sono squadre economicamente irraggiungibili, per me sarà molto dura vedere una squadra italiana in finale di Champions League da qui a tanti anni a venire”. Frase con un fondo di verità, fino a quando Allegri non l’ha smentito conquistando due finali di Champions in tre anni. A distanza di anni, Conte si è mostrato recidivo nell’esprimere pubblicamente ogni suo malessere.
MERCATO GIÀ FARAONICO – Dando per assodato che modi e tempi sono stati sbagliati, le verità sono essenzialmente due. La prima, è che l’allenatore più criticato in stagione è stato proprio Sarri, colui che ha vinto lo Scudetto. Non il secondo in classifica, ma propria chi in cima ci è arrivato. La seconda, è che Marotta e Ausilio hanno fatto moltissimo per accontentarlo. Al suo arrivo, Conte è stato soddisfatto con gli acquisti, tra quelli più onerosi, di Lukaku (65 milioni più 10 di bonus), Barella (quasi 45 milioni) e Sensi (25 milioni). A gennaio è stato puntellato il reparto difensivo sulle corsie laterali, con gli arrivi di Moses e Young, in più la ciliegina sulla torta, il top player, Christian Eriksen (20 milioni), a cui ultimamente ha riservato gli ultimi scampoli di gara per dimostrare quanto non gli vada a genio. L’ultima operazione è stata Hakimi, uno dei terzini destri più forti nel panorama calcistico, per il quale sono stati sborsati 40 milioni più 5 di bonus. Conte, di cosa ti lamenti?