Come raccontato da Sarri, quella Juventus quasi non festeggiò neanche, come se l'ennesimo tricolore cucito al petto fosse una mera formalità. E invece, come giustamente rilevato dall'allenatore del Valdarno, un anno dopo ecco tutti quanti festeggiare... un quarto posto! Sì, perché per ritirar fuori finalmente quella fame dei migliori anni allegriani è servito trovarsi davanti alla prospettiva concreta di fallire persino la qualificazione in Champions League. Lo spauracchio dell'umiliazione, quello ci è voluto.
Tra gli ingrati ma stimolanti compiti di Max Allegri ora c'è proprio il recupero di ciò che era venuto meno non solo nella gestione Sarri, ma anche nella parte finale della sua stessa gestione: la voglia. La pura voglia. E in tal senso l'aver perso lo scudetto dopo nove anni, vedendo festeggiare nientemeno che l'Inter, è già un potente alleato.