PRIMO REGALO – Sistemare il centrocampo. Cedendo Emre Can, acquistando un elemento con le caratteristiche adatte per il suo gioco. Approvata l'ipotesi – ora congelata – che avrebbe portato Leandro Paredes a Torino, già in estate sarebbe stato gradito Ivan Rakitic, giovane ma già pronto Sandro Tonali. Invece per ora il piano B (o C, forse D) resta quello di recuperare il tedesco, missione fallita per oltre quattro mesi. E neppure l'arrivo anticipato di Dejan Kulusevski è diventato realtà, un regalo da scartare solo tra sei mesi è quasi un non regalo: il trequartista giusto con Aaron Ramsey potenziale mezzala di qualità, le caselle si sarebbero incastrate.
SECONDO REGALO – Un vice Alex Sandro. Non c'è. Perché in quella posizione Sarri vorrebbe un mancino naturale, l'ironia della rosa vede mancini ovunque ma non per quella casella. Resta Mattia De Sciglio l'alternativa al brasiliano, anche positivo nelle sue prestazioni ma non il profilo preferito dal tecnico bianconero. Anche in questo caso la Juve è al lavoro, ma da Emerson Palmieri in poi difficilmente si sbloccherà qualcosa prima della prossima stagione.
TERZO REGALO – Si vira verso il tridente, servirebbe una punta in più. Anche in questo caso poteva bastare l'acquisto immediato di Kulusevski per fornire un'alternativa agli attaccanti bianconeri, o gestire diversamente il caso Mario Mandzukic tant'è vero che tra i profili presi in considerazione ce n'era uno del tutto simile come quell'Olivier Giroud ora a un passo dall'Inter.