BUFFON - A qualche ora di distanza dallo scivolone di Amadeus Gigi Buffon è intervenuto a Torino in un contesto totalmente diverso, la presentazione dell'ultimo libro di Alessandro Alciato ("Non pettinavamo mica le bambole"). Nessun riferimento diretto a Sanremo, anzi, al Circolo dei Lettori si parlava di calcio maschile e calcio femminile, una discussione che inevitabilmente sfocia anche sul sociale e le parole di Gigi, sono state di tenore ben diverso: "Ci sono preconcetti e luoghi comuni da abbattere", ha dichiarato. "In Italia abbiamo una società fondata sulla famiglia patriarcale, sul papà che andava a lavorare e poi al bar, ora sta cambiando".
SOGNI - "Quando ero piccolo c'era la Carrarese, la squadra femminile giocava in Serie A - continua - e queste ragazze venivano derise e sbeffeggiate. La cosa sin da bimbo mi faceva male perché alla fine tutti abbiamo il diritto ad avere un sogno, ad avere una passione e nessuno può avere o sentirsi in dovere di far si che loro non possano inseguire questa cosa, mi sembrava una cosa così strana. Ora hanno fatto il Mondiale e ricevuto consensi e io lo trovo normale. Ma il fatto che ne stiamo discutendo mi fa capire che non è così. In Francia questo preconcetto non c'è, là era una cosa normale che le donne potessero avere un'occasione per mostrare le loro qualità, umane e sportive". Altro che donne che sanno stare un passo indietro.
@lorebetto