1
Sandro Sabatini, noto giornalista, ha parlato di Massimiliano Allegri e del suo assistente Magnanelli, tema diventato caldo sul web nelle ultime ore. Così: "La Juve sembrava un’altra squadra. Inspiegabile per chi leoneggia sui social #Allegriout. Incredibile per chi ha costruito una carriera opinando contro Allegri. In teoria, a Udine, bisognava davvero impegnarsi per criticare l’allenatore, tra l’altro diventato secondo solo a Trapattoni nelle vittorie bianconere: “appena” 250 (delle quali il 99% giocate male, secondo la narrazione corrente). In teoria sembrava giusto almeno un applauso. In teoria ci voleva un’analisi coerente su qualche spunto tattico: Cambiaso tuttofare, Chiesa punta quasi centrale anziché periferica, il trio difensivo brasiliano ben congegnato. In teoria una spiegazione serena (e non preconfezionata) sul pressing più incisivo. In teoria l’atteggiamento. In teoria tutto. Ma in pratica, nulla di tutto ciò.

In pratica, basta utilizzare (strumentalizzare) una frase di Chiesa sul gioco moderno e sull’inserimento in staff di Magnanelli per scatenare la solita guerra di posizione, in cui si attacca Allegri innanzitutto per difendere se stessi. Cioè supportare quel che si è detto/scritto in passato: è l’anticalcio, ha i giocatori ma non il gioco, fa catenaccio, non si è aggiornato, e poi lo spogliatoio contro più varie (corto muso) ed eventuali (rischio esonero). Tra teoria e pratica, comunque, meglio chiarire per evitare la solita parolina - #servilismo - utilizzata come parola d’ordine dall’esercito del web". 

E ancora: "Magnanelli è uomo di staff e spogliatoio, che esegue (al meglio) le linee guida indicate quotidianamente dall’allenatore. [...] Non tutto, ma molto è cambiato: con lo stesso allenatore. Che non è il bravo Magnanelli: è Massimiliano Allegri, anche se quelli dell’#AllegriOut non lo ammettono. La Juve sembra un’altra squadra, i critici no. Sembrano sempre gli stessi".