In pratica, basta utilizzare (strumentalizzare) una frase di Chiesa sul gioco moderno e sull’inserimento in staff di Magnanelli per scatenare la solita guerra di posizione, in cui si attacca Allegri innanzitutto per difendere se stessi. Cioè supportare quel che si è detto/scritto in passato: è l’anticalcio, ha i giocatori ma non il gioco, fa catenaccio, non si è aggiornato, e poi lo spogliatoio contro più varie (corto muso) ed eventuali (rischio esonero). Tra teoria e pratica, comunque, meglio chiarire per evitare la solita parolina - #servilismo - utilizzata come parola d’ordine dall’esercito del web".
E ancora: "Magnanelli è uomo di staff e spogliatoio, che esegue (al meglio) le linee guida indicate quotidianamente dall’allenatore. [...] Non tutto, ma molto è cambiato: con lo stesso allenatore. Che non è il bravo Magnanelli: è Massimiliano Allegri, anche se quelli dell’#AllegriOut non lo ammettono. La Juve sembra un’altra squadra, i critici no. Sembrano sempre gli stessi".