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Sandro Sabatini, su Calciomercato.com, commenta così le dimissioni di Andrea Agnelli: "Sullo sfondo resta una riflessione abbastanza malinconica, che coinvolge tutta la dinastia Agnelli a pochi mesi dal centenario della proprietà Juventus: il presidente Andrea si è sentito potente (e onnipotente) grazie alle vittorie, poi con le sconfitte si è vergognato di dire alla Famiglia che i soldi non bastavano. Forse si è sentito troppo a lungo un superuomo, per accettare di tornare un bravo figliolo. Nella storia del calcio, dell’economia e delle grandi dinastie, non è il primo e non sarà l’ultimo".