LA PARTITA - "Credo che non abbiamo giocato nella prima frazione di gioco, non siamo esistiti, abbiamo fatto allenare la Juventus, non siamo stati attivi. Non bastano prestazioni del genere, è la prima volta che iniziamo così male una partita, non abbiamo vinto duelli, la Juventus era più intensa, non siamo stati capaci di reagire; è la seconda partita di questa settimana in cui possiamo imparare molto, anche se le cose non funzionano dobbiamo mettere energia in campo, non lo abbiamo fatto e abbiamo subito due goal".
CONTRO LE BIG - "Si può dire che non siamo ancora maturi per l'Europa, mi era stato chiesto due partite fa se potevamo essere pronti, ma se sogniamo troppo si rischia poi di non svegliarsi. Bisogna essere più maturi, a Venezia potevamo fare più goal se fossimo stati più maturi, anche oggi si poteva fare meglio contro la Juventus, l'ho detto in maniera chiara ai giocatori, bisogna svegliarsi e non dimenticarsi l'ultima stagione dell'Udinese, dobbiamo giocare assieme indipendentemente dall'avversario, andando oltre i nostri limiti in ogni gara, non basta mettere la giusta intensità nei primi 45 minuti e basta. A volte nel calcio si possono ottenere risultati rapidamente così come il contrario, ci sono sicuramente squadre superiori a noi, ma abbiamo dimostrato che se lavoriamo tutti assieme possiamo fornire una buona prestazione. Noi dobbiamo vivere il presente, non lo abbiamo fatto oggi, la sensazione è che oggi non eravamo presenti quanto la Juventus sul campo. Abbiamo giocato in un modo troppo complicato non riuscendo a tenere il pallone, abbiamo fatto entrare la Juventus ancora più in fiducia e abbiamo perso […]".
CORRUCCIATO - "Sono arrabbiato perché a volte regaliamo punti, ho ancora in mente la partita di Venezia, oggi abbiamo reagito nella seconda frazione di gioco, sfiorando il goal nella ripresa, ma la partita inizia dal primo minuto, non dal secondo tempo, noi dovremo essere in grado di riuscire a giocare con un determinato equilibrio capendo che se non mettiamo in campo quanto preparato bisogna reagire, cambiando il piano. La squadra deve capire che bisogna giocare in modo differente per quanto serve, magari riuscendo ad arrivare all'intervallo restando sullo 0-0 o sotto di un goal, ma parlando poi in spogliatoio per sistemare le cose, i giocatori in campo devono prendersi le giuste responsabilità per cambiare se serve il piano in corsa. La cosa positiva è che abbiamo vissuto questa esperienza oggi, il segnale è stato importante, abbiamo capito cosa dobbiamo fare per il prosieguo della stagione".