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In sordina, un passo dopo l'altro. Daniele Rugani era stato tra quei giocatori andati via dalla Juve nelle battute finali del mercato nella stagione 2020/2021 in prestito, come esubero da ritrovare altrove. Sembrava un addio e invece... è tornato a Torino, rimettendosi a disposizione agli ordini di Allegri, dopo le esperienze al Rennes e al Cagliari, entrambe fallimentari. Il ritorno forzato, la decisione di restare a Torino nonostante fosse fuori progetto e poi la nuova identità da riserva con Allegri: nessuna parola fuori posto, rimpiazzo di buon affidamento e pochi minuti. Unico contro: i 3 milioni netti più bonus di ingaggio, figlio di quel doppio rinnovo nell'arco di pochissimo tempo in piena era Paratici, con scadenza fissata al 30 giugno 2024.

Ora, Rugani è arrivato all'ultimo anno di contratto, ma le prospettive di rinnovo, su stesse basti tecniche e differenti basi economiche, ci sono. Anzi, si può ritrovare anche di nuovo catapultato in campo, complici gli infortuni di Danilo e Alex Sandro. Con la difesa a tre può trovare spazio nel big match contro il Milan - e non solo - al fianco di Federico Gatti e Gleison Bremer. Intanto, il suo entourage già parla di rinnovo con il club, un prolungamento di un paio di stagioni alla metà o poco più dell'ingaggio. Ipotesi che si sta sviluppando su solide basi di reciproca stima, con idee chiare da parte di tutti, oggi pare uno dei rinnovi più probabili in casa Juve.